Leggera scossa di terremoto registrata a nord-est della Sardegna.
Una nuova scossa di terremoto è stata rilevata ieri sera al largo della Sardegna, a una sessantina di chilometri dalle coste della Gallura, in corrispondenza del tratto marino più prossimo a Olbia. Secondo quanto riportato dai dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il movimento tellurico è stato registrato nel Tirreno centrale alle 19:18 con una magnitudo pari a 2.6 gradi della scala Richter. L’evento ha avuto origine a una profondità di circa 16 chilometri sotto il livello del mare.
Non si registrano danni a persone o cose.
La scossa, classificata come di lieve entità, non ha provocato danni né a persone né a strutture, e non sono giunte segnalazioni di panico o allarme tra i cittadini, anche perché il sisma si è verificato in mare aperto, lontano dai centri abitati. In casi come questo, le vibrazioni del suolo tendono a essere percepite solo marginalmente, e spesso soltanto nelle zone costiere più vicine all’epicentro.
L’attività sismica nel Tirreno centrale resta costante.
Il fenomeno si inserisce nel contesto di un’attività sismica moderata ma costante che interessa l’area del Tirreno centrale, dove le particolari caratteristiche geologiche del fondale marino contribuiscono a generare, di tanto in tanto, lievi movimenti della crosta terrestre. Si tratta di eventi che, pur non essendo rari, restano generalmente di bassa intensità e non destano preoccupazione. Tuttavia, poiché i terremoti non sono prevedibili, non si può escludere la possibilità che si verifichino scosse di maggiore intensità.
Negli ultimi mesi registrate diverse scosse di terremoto in Sardegna.
In particolare, a partire dal 1° gennaio 2025, sono già 16 gli episodi sismici rilevati in relazione al territorio sardo. Di questi, 8 si sono verificati in mare, nelle acque circostanti l’isola, mentre 9 hanno avuto origine sulla terraferma. Numeri che, seppur contenuti, confermano una presenza sismica da monitorare con attenzione.

