Oristano, agevolazioni Tari per commercianti e artigiani

Comune Oristano, Palazzo degli Scolopi

Le agevolazioni Tari volute dal Comune di Oristano.

La Giunta comunale di Oristano ha approvato le tariffe per la Tarip 2024 e l’integrazione del regolamento per l’applicazione della Tari puntuale che introduce agevolazioni per le attività commerciali e artigianali che hanno sede nelle zone interessate da cantieri la cui durata è superiore ai 6 mesi.

Le parole del sindaco Massimiliano Sanna.

“La delibera, che giovedì sarà portata all’esame del Consiglio comunale, in ossequio a un principio di equità nei confronti dei cittadini, sancito anche dall’Unione europea, segna l’introduzione e l’applicazione della Tari puntuale – spiega il sindaco Massimiliano Sanna -. Si tratta di un sistema di calcolo della tariffa rifiuti legato alla loro reale produzione, che si basa sul principio che chi meno produce, meno paga”.

La puntualizzazione dell’assessore al Bilancio.

“Il passaggio dalla Tari alla Tarip, quindi all’applicazione puntuale del tributo, risponde all’esigenza di passare da un sistema di calcolo del tributo basato principalmente sui metri quadrati e sul numero dei componenti a un sistema più equo determinato sulla base della produzione dei rifiuti – sottolinea e l’assessore al Bilancio e ai tributi Luca Faedda -. Nello specifico la Tari si basa su una stima della produzione di rifiuti determinata dai metri quadrati dell’immobile oltreché, per le utenze domestiche, dal numero di occupanti. La Tarip (tributo puntuale) si calcola sulla misurazione effettiva dei rifiuti prodotti, relativamente alla frazione del secco indifferenziato, rendendo il tributo più preciso e puntuale”.

La quota fissa e variabile della Tari a Oristano.

Il tributo puntuale è composto da una quota fissa e una variabile. La quota fissa è a copertura dei costi fissi del Piano economico finanziario (ad esempio la pulizia delle strade e lo svuotamento dei cestini) calcolata in base alla superficie dell’immobile. La quota variabile si divide in due parti: la prima a copertura dei costi variabili del Pef (ad esempio la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il trattamento), calcolata per le utenze domestiche sulla base del numero dei componenti e per le non domestiche sulla base della superficie dell’immobile e la seconda a copertura dei costi della frazione indifferenziata, rapportata ad un numero fisso di svuotamenti minimi annuali (che sarà appositamente comunicato) e alla tipologia di contenitore assegnato in dotazione alle utenze.

Per gli svuotamenti aggiuntivi, ovvero quelli effettivamente rendicontati oltre gli svuotamenti minimi effettuati dall’utente nell’arco dell’anno, verrà addebitato un costo a conguaglio. Il rilevamento degli svuotamenti effettuati dall’utente è conteggiato tramite il microchip presente sui contenitori.

Esporre il contenitore solo quando è pieno.

“Per questo motivo – avverte l’assessore Faedda – è buona pratica esporre il contenitore solo quando sia effettivamente pieno, cercando di differenziare nel migliore dei modi, al fine di effettuare il minor numero possibile di svuotamenti del secco non riciclabile”.

L’integrazione al regolamento.

La Giunta Sanna, sempre in materia di Tarip, ha deciso una integrazione al regolamento per introdurre agevolazioni a favore delle attività commerciali e artigianali che hanno sede in aree interessate da cantieri pubblici. In caso di svolgimento di lavori per la realizzazione di opere appaltate dal Comune che abbiano una durata di oltre sei mesi consecutivi, in considerazione dei disagi derivanti alle attività commerciali e artigianali che hanno sede operativa nelle zone interessate dai cantieri e precluse al traffico, è concessa un’agevolazione sul tributo per il periodo che eccede la scadenza inizialmente stabilita.

Hanno diritto all’agevolazione i titolari di attività commerciali e artigianali che hanno una sede operativa nelle aree precluse al traffico e la cui attività, con accesso al pubblico, si affacci sulla strada o area preclusa. L’agevolazione è calcolata per anno solare, in proporzione ai mesi e in base alla durata della chiusura al traffico delle strade o aree interessate dai lavori. Il tributo è ridotto del 50 % con riferimento alle superfici nelle quali si svolge l’attività, per ogni mese, nel quale ha avuto luogo la preclusione al traffico.

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