Gli atti sacrileghi nella chiesa di San Francesco a Oristano.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, ignoti si sono introdotti nella chiesa di San Francesco, nel cuore del centro storico di Oristano, seminando distruzione e profanando un luogo di culto.
I danni nella struttura sono ingenti.
I vandali, forse alla ricerca di denaro, si sono introdotti nel sacro edificio e, non trovando nulla di valore, hanno sfogato la loro frustrazione danneggiando due crocifissi e gettando candele e fiori a terra. L’atto di vandalismo più grave è stato l’uso di varechina, gettata sull’altare, provocando danni ingenti.
I balordi sono riusciti a dileguarsi tra i vicoli del centro storico.
Gli autori del raid sono riusciti a dileguarsi tra i vicoli del centro storico, rendendo difficile la loro identificazione. Secondo una prima ricostruzione, i vandali sarebbero entrati nella chiesa attraverso una porta secondaria, accessibile dall’ex convento attualmente in fase di restauro.
A fine novembre erano riiniziati i lavori nell’ex convento di San Francesco.
Questo è stato possibile grazie a un finanziamento di circa due milioni di euro stanziato dal Ministero della Cultura. Lo scopo dei lavori è trasformare il complesso in una sede dell’Archivio di Stato, con spazi per la consultazione di sei chilometri di documenti storici e la valorizzazione della struttura stessa, che diventerà un museo dedicato alla sua storia architettonica.

