
La protesta dei vigili del fuoco della Sardegna.
I vigili del fuoco della Sardegna hanno sollevato preoccupazioni riguardo a carenze di organico, turni estenuanti e problemi durante gli interventi a causa della distanza e delle condizioni delle strade. Queste problematiche, riscontrate anche in altre regioni d’Italia, sono particolarmente gravi sull’Isola.
Le parole del coordinamento regionale della Fp Cgil.
Il coordinamento regionale della Fp Cgil, guidato da Marcello Cardia, ha evidenziato che la situazione in Sardegna è più drammatica rispetto ad altre regioni. Secondo Cardia, la distanza dalla penisola rallenta l’arrivo di squadre di supporto in caso di emergenza, aggravando la difficile percorribilità stradale e la distanza tra le sedi operative, che costringono a lunghi spostamenti per raggiungere i luoghi degli interventi, mettendo a rischio l’efficacia del servizio di soccorso.
Le carenze dei vigili del fuoco in Sardegna.
La carenza di organico è una delle principali criticità. Attualmente, il corpo dei vigili del fuoco in Sardegna conta circa 1.250 persone, ma ci sono 200 unità mancanti nelle attività di capo squadra e capo reparto, e almeno 150 vigili in meno. Inoltre, il personale amministrativo, contabile e tecnico è carente per l’80%, e anche il personale direttivo è sottodimensionato.
Preoccupazione per l’annuale emergenza incendi.
Con l’emergenza incendi in arrivo, la situazione diventa ancora più preoccupante. La Fp Cgil ha denunciato che la Regione non ha ancora definito la campagna antincendi per quanto riguarda le attività dei vigili del fuoco, mentre gli incendi sono iniziati già ad aprile. In tutti i comandi della Sardegna si registrano dotazioni di mezzi assenti o vetusti.
Spesso richiamati in servizio straordinario.
I turni dei vigili del fuoco sono particolarmente insostenibili durante il periodo estivo. Cardia ha sottolineato che il personale viene spesso richiamato in servizio straordinario senza una copertura assicurativa Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Senza un intervento immediato, e considerando i prepensionamenti, la dotazione organica dei vigili del fuoco potrebbe ridursi drasticamente entro il 2030, mettendo a rischio la capacità di garantire il servizio sull’intero territorio regionale.