Mogoro, il Cohors Trio di Valentina Fin al Pedras et Sonus

L’esibizione del Cohors Trio a Mogoro.

Il Cohors Trio, guidato dalla talentuosa compositrice e cantante Valentina Fin, si prepara a incantare il pubblico della settima edizione del Pedras et Sonus Jazz Festival, in programma oggi. Il festival, diretto da Zoe Pia, è ormai un appuntamento immancabile nel panorama jazzistico sardo, capace di fondere magistralmente musica, cultura e territorio.

Un viaggio tra la musica contemporanea e i repertori barocchi.

Valentina Fin, una voce che si muove agilmente tra la musica contemporanea e i repertori barocchi, è da anni un punto di riferimento nell’ambito dell’improvvisazione musicale. La sua versatilità, affinata grazie a collaborazioni con artisti di spicco come il pianista Stefano Battaglia e il sassofonista Pietro Tonolo, sarà il cuore pulsante del concerto di domani. Ad affiancarla in questa avventura sonora ci saranno due musicisti di grande talento: Marcello Abate alla chitarra, conosciuto per le sue collaborazioni con nomi illustri come Mauro Ottolini e Furio di Castri, e Federico Pierantoni al trombone, che vanta partecipazioni con prestigiose formazioni come l’Umbria Jazz Big Band e collaborazioni con artisti del calibro di Andy Sheppard e Fabrizio Bosso.

Il concerto del Cohors Trio.

La serata si preannuncia ricca di suggestioni: alle 19:45, Valentina Fin si esibirà in un micro-concerto in solo, nella splendida cornice della chiesa di San Bernardino a Mogoro. Un’occasione intima e raccolta, perfetta per apprezzare le sue doti vocali e la sua capacità di esplorare nuovi territori musicali. Alle 21:30, il Cohors Trio salirà sul palcoscenico naturale sotto il Nuraghe Cuccurada, un sito che si presta perfettamente alla fusione tra storia e musica. In particolare, la serata sarà arricchita dalla presenza della danzatrice Camilla Monga, che aggiungerà una dimensione visiva all’esperienza musicale, creando un dialogo tra corpo e suono.

Unire tradizione e innovazione.

La direttrice artistica del festival, Zoe Pia, ha descritto il Pedras et Sonus come “una creatura che cerca di crescere e svilupparsi tra le pietre basaltiche della Marmilla e i suoni che la caratterizzano. Un festival che si innesta totalmente nel suo territorio, tra multidisciplinarietà, artigianato musicale e l’incontro tra le culture differenti, come il jazz insegna”. Una dichiarazione che racchiude l’essenza di questo evento, capace di unire tradizione e innovazione, radicamento territoriale e apertura verso il mondo.

L’invito a prenotare in anticipo.

I biglietti per il Pedras et Sonus Jazz Festival 2024 sono disponibili online sul sito ufficiale del festival, oppure in loco il giorno stesso dei concerti. Dato il numero limitato di posti, si consiglia di prenotare in anticipo per non perdere l’occasione di partecipare a questo evento unico.

Le iniziative collaterali.

Infine, oltre ai concerti, il festival offre una serie di iniziative collaterali. Tra queste, un’area bimbi con animatori di Baby Jazz, sessioni di Yoga al Nuraghe dal 17 al 20 agosto, e visite notturne al Nuraghe Cuccurada con un archeologo. Un’esperienza a 360 gradi che coinvolge pubblico di tutte le età e interessi, in un’atmosfera di festa e condivisione.

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Emanuele Canu
Collaboratore - Giornale di Oristano.