Tensione a Cagliari nel corteo pro Palestina.
Nel pomeriggio di oggi a Cagliari si sono verificati momenti di alta tensione durante una manifestazione indetta per protestare contro il disegno di legge sulla sicurezza e pro Palestina. Nonostante il divieto ufficiale di sfilare in corteo, i partecipanti hanno scelto di spostarsi, cercando di evitare scontri diretti con le forze dell’ordine. Dopo essersi radunati in piazza Garibaldi, il gruppo ha optato per dirigersi verso via Garibaldi, cambiando i propri piani iniziali.
Il blocco della polizia di Stato.
Tuttavia, poco prima di raggiungere piazza Costituzione, i manifestanti si sono trovati di fronte a un blocco della polizia di Stato, con diverse camionette schierate a sbarrare la strada. A quel punto, è stato deciso di fare marcia indietro e imboccare le strette vie del quartiere storico di Villanova, un antico rione del centro cittadino. L’iniziativa è stata promossa dalla “Retza de is istudiantes”. Il nuovo movimento ha guadagnato rapidamente l’adesione di vari gruppi, tra cui A Foras, Unigcom, l’assemblea Palestina Sassari e Unica per la Palestina.
Le accuse di tornare al periodo fascista.
Attraverso un comunicato diffuso dagli organizzatori, sono stati espressi duri giudizi sul disegno di legge 1660, definito come un provvedimento liberticida. La critica è stata particolarmente aspra nei confronti dell’opposizione parlamentare, accusata di essere silente e di aver avallato tali norme in passato. Il riferimento è ai decreti Minniti e Salvini. Entrambi sono stati considerati predecessori di questo nuovo provvedimento, che viene ritenuto persino più restrittivo del decreto Rocco del periodo fascista.
Nel documento, si ribadisce la natura antifascista della lotta portata avanti dagli organizzatori, sostenendo che il disegno di legge in questione metterebbe a rischio il diritto di protesta in tutte le sue forme. Si sottolinea, in particolare, l’impatto che tali misure potrebbero avere sulle manifestazioni contro le guerre, come quelle contro le violenze a Gaza, sulle proteste contro la costruzione di nuove basi militari, sugli scioperi operai, sulle contestazioni contro le grandi opere, e infine su quelle contro la speculazione energetica e per il diritto alla casa.
Previste altre manifestazioni pro Palestina anche fuori Cagliari.
La manifestazione di oggi è solo l’ultima di una serie di mobilitazioni che, in diverse città italiane, stanno affrontando temi legati alla libertà di espressione. Le prossime settimane potrebbero vedere ulteriori iniziative e tensioni crescenti tra le forze dell’ordine e i gruppi organizzatori.

