Daniel Contu e la lotta contro la fibromialgia: “Il Governo ci ascolti”

Daniel Contu

La battaglia di Daniel Contu contro la fibromialgia.

Daniel Contu, originario di Oristano e residente a Sassari, è uno dei tanti cittadini italiani che stanno affrontando la fibromialgia, una malattia debilitante e molto dolorosa. Da oltre un mese il 29enne sta partecipando a uno sciopero della fame a staffetta per attirare l’attenzione su una battaglia che riguarda milioni di italiani: il riconoscimento ufficiale della fibromialgia come patologia e il suo inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) del Sistema Sanitario Nazionale.

I pazienti sono costretti a sostenere di tasca propria i costi delle terapie.

La fibromialgia colpisce gravemente la qualità della vita di chi ne soffre, ma senza il riconoscimento ufficiale, i pazienti sono costretti a sostenere di tasca propria i costi delle terapie, un onere insostenibile per chi già vive ai limiti delle proprie forze.

Non si può più aspettare e occorrono risposte.

Lo sciopero della fame, come spiegato da Contu, non è una decisione facile, ma è visto come un gesto necessario per rompere il silenzio su una questione che ha già troppo a lungo ignorato le necessità di chi lotta quotidianamente contro la malattia. Il suo obiettivo è chiarire al Governo che non si può più aspettare: ogni giorno senza risposte è un altro giorno in cui un paziente è costretto a rinunciare alle cure, a perdere il lavoro e a cedere alla disperazione.

Lo sciopero della fame nel giorno di Natale.

Lo scorso 7 novembre Contu ha iniziato il suo sciopero della fame, affrontando una sfida fisica e mentale importante, ma considerata essenziale per dare visibilità alla causa. Ad oggi, il Governo non ha ancora fornito risposte concrete. Contu ha già annunciato che il 25 dicembre, giorno di Natale, sarà la sua seconda giornata di sciopero della fame, sperando che questo ulteriore sacrificio possa finalmente smuovere l’opinione pubblica e le istituzioni.

Le parole di Daniel Contu.

“Sono nove anni che mi porto addosso questo fardello, un dolore che non tutti possono comprendere. Nessuno può capire cosa significhi alzarsi presto e partire per lavoro, affrontare ore di fatica fisica e mentale, o relazionarsi con gli altri quando il corpo è in guerra contro se stesso. Nessuno può immaginare cosa significhi guardare una salita ripida e sentirsi già sopraffatti dalla stanchezza, o non avere tregua nemmeno per cinque minuti, senza dolore – afferma il giovane -. Il concetto di una vera vacanza è lontano anni luce, perché la fatica non si ferma mai. Mi corico stanco e mi alzo ancora più stanco, e ogni giorno è una nuova sfida, un dolore diverso. Ma ora, quel fardello che porto è diventato motivo di orgoglio. Orgoglio di chi lotta ogni giorno contro dolori e disturbi motori, ma non ha mai smesso di sorridere, di andare avanti”.

Una battaglia per il riconoscimento della fibromialgia.

La lotta di Daniel Contu e di tutti coloro che soffrono di fibromialgia continua, con la speranza che il riconoscimento della patologia possa finalmente arrivare, alleviando il pesante fardello che gravita sulle vite di migliaia di italiani. “Sono qui, a combattere. Contro chi non capirà mai cosa vuol dire vivere con questa malattia, contro chi ci definisce pazzi. Continuo a lottare contro un Governo che rifiuta di vedere il dolore di oltre due milioni di persone come me. Ma non mi arrendo, non smetto di combattere”, conclude il giovane.

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Pietro Serra nasce a Sassari il 7 aprile 1988 e cresce a Sorso, cittadina nella provincia di Sassari. Giornalista pubblicista, dal 22 gennaio 2024 è direttore del Giornale di Oristano.