Il racconto dei protagonisti di DramaQueer a tutto campo.
Davide Lannister e Mattias Shoot&M sono i protagonisti del DramaQueer, un’iniziativa che unisce due personalità molto diverse ma accomunate dalla passione per la musica. Lannister, grande amante di cinema e collezionista di DVD horror, alterna la sua quotidianità tra lavoro, palestra, famiglia e animali, senza rinunciare ai weekend di divertimento con amici e serate fino a tardi. Shoot&M, invece, si avvicina alla musica fin da bambino, tra corsi di chitarra, studi di musica classica e conservatorio, approfondendo in seguito il pianoforte. Pur dichiarando ironicamente di non apprezzare il tempo trascorso insieme, ha scelto di collaborare al progetto. Si racconta in un’intervista al Giornale di Oristano.
Com’è nata l’idea di Gymbro e quale immagine ha acceso la scintilla creativa?
“L’idea di fondo è quella di interpretare un personaggio del mondo LGBTQIA+, in particolare volevamo descrivere la passione nel mondo queer per l’aspetto fisico, quindi quale posto migliore della palestra. Il focus è l’ossessione per l’immagine, infatti la canzone cita luoghi frequentati dalla comunità, come saune e Mas Palomas per esempio, tutti luoghi dove si può sfoggiare proprio fisico da paura. Ma il punto cardine è il rapporto fra questo ragazzo che inizia a sentire attrazione per il proprio gymbro, chiudendosi in un rapporto nebuloso e confuso”.
Quanto è importante l’ironia per rendere più accessibili i temi LGBTQIA+ nel vostro progetto?
“L’ironia è tutto, bisogna sapersi mettere in gioco ed in discussione; quindi, scherzare e ironizzare su tutti gli aspetti della comunità LGBTQIA+ è un modo divertente per far conoscere il nostro mondo a chi non ne fa parte e magari eliminare anche qualche preconcetto. I personaggi che descriviamo descrivono sempre un lato della comunità, ma non c’è cattiveria in questo. C’è chi si rivede nei nostri testi e chi invece si fa una risata”.
Dopo “Gymbro”, DramaQueer continuerà con cliché queer e pop o esplorerà nuove sonorità e storie?
“Sì, tra i brani già realizzati e quelli in cantiere, ci sono anche altri brani a tema non strettamente LGBT ma raccontati comunque in chiave queer. Dal punto di vista musicale ci piace spaziare su più fronti. A breve rilasceremo il brano ‘Lasciami nel Chill’, creato sulle note di ‘Like a Prayer’ di Madonna (per i più nostalgici) dove parleremo della tendenza di molti ragazzi di procrastinare e di vivere senza responsabilità. Infine, per esplorare anche altre sonorità, stiamo sviluppando un pezzo parodia della Afro House, in cui si celebrerà la promiscuità”.
Quanto del vostro mondo personale si riflette in “Gymbro” e quanto è invece satira dei cliché sociali?
“Più che del nostro vissuto personale, parliamo di realtà che ci circondano. Le più grandi muse sono, infatti, i nostri amici che ci regalano ispirazione per i nostri testi. Inoltre, per proporre al pubblico qualcosa di autentico, pensiamo che sia necessario vivere certe esperienze, quindi farle un po’ anche nostre o raccontare situazioni che abbiamo vissuto. Gymbro, in particolare, è una canzone semplice ma divertente, in cui abbiamo inserito sia la nostra esperienza personale ma anche qualche punta più spicy”.
Se doveste spiegare a qualcuno che non vi conosce perché vale la pena ascoltare i DramaQueer, cosa direste in una frase?
“Ascoltate i testi delle canzoni, se anche la musica non vi dovesse piacere, il testo vi farà sicuramente divertire”.

