
Il consigliere Cera (FdI) chiede più risorse contro la Blue Tongue.
La lotta contro la diffusione della Blue Tongue in Sardegna e il sostegno concreto alle aziende zootecniche colpite dall’epidemia virale entrano con forza nell’agenda politica regionale. A farsi portavoce delle istanze del mondo agricolo è Emanuele Cera, consigliere regionale del Gruppo di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Agricoltura, che ha depositato una serie di emendamenti migliorativi alla legge finanziaria con l’obiettivo di affrontare in modo strutturale e duraturo l’emergenza sanitaria e le sue gravi ricadute economiche.
La malattia trasmessa dagli insetti si ripresenta ciclicamente.
Quella della febbre catarrale degli ovini, comunemente nota come Blue Tongue, non è una minaccia nuova per la Sardegna. Da oltre vent’anni, infatti, questa malattia trasmessa da insetti del genere Culicoides si ripresenta ciclicamente, mietendo vittime tra il bestiame e minando la stabilità economica di centinaia di aziende agricole. Negli ultimi tempi, però, la situazione è peggiorata: il virus si è diffuso con maggiore intensità, causando gravi perdite in un comparto già provato da numerose difficoltà, dalla siccità persistente alla crisi dei mercati, passando per i ritardi nell’erogazione dei fondi pubblici, sia a livello regionale che comunitario.
Le proposte del consigliere regionale Emanuele Cera (FdI) contro la Blue Tongue.
In questo contesto complesso e sofferto, le proposte avanzate da Cera si configurano come un tentativo di invertire la rotta e offrire una risposta non più emergenziale ma sistematica. Il consigliere ha previsto il potenziamento delle risorse destinate agli indennizzi per le aziende colpite dalla mortalità degli animali infetti, ritenendo del tutto inadeguati i fondi finora stanziati dalla Giunta. Ha inoltre chiesto un supporto specifico per le imprese bovine penalizzate dal blocco delle movimentazioni e un investimento biennale da destinare alle Province per azioni di prevenzione e contrasto alla proliferazione degli insetti vettori.
Rafforzare il ruolo degli Enti Locali.
A preoccupare Cera non è soltanto la tenuta del sistema produttivo, ma anche l’approccio istituzionale che, a suo dire, ha mostrato negli anni una pericolosa frammentazione. In più occasioni ha ribadito la necessità di superare logiche occasionali e di adottare misure coordinate, capaci di rafforzare il ruolo degli Enti Locali, come le Province, che meglio di chiunque altro conoscono i territori e possono agire con tempestività ed efficacia attraverso trattamenti mirati e strategie di contenimento.
La preoccupazione per l’attuale scenario.
In una recente dichiarazione, lo stesso Cera ha espresso la propria preoccupazione per l’attuale scenario, definendo la situazione del comparto zootecnico sardo “una crisi senza precedenti”, aggravata da anni di interventi discontinui e da una gestione istituzionale definita “inaccettabile”. Per il consigliere, non si può più rimandare l’adozione di un piano solido, che guardi non solo all’emergenza immediata, ma anche alla tenuta futura dell’intero settore agro-pastorale, considerato da sempre uno dei pilastri economici e culturali dell’isola. Non sono mancati, infine, riferimenti a ulteriori minacce che gravano sul comparto, come l’ipotesi di nuovi dazi che potrebbero compromettere ulteriormente la competitività delle produzioni sarde. “Il mio impegno – ha dichiarato – è rivolto alla salvaguardia di un settore che è parte integrante della nostra identità. Non possiamo accettare che un altro tassello della nostra tradizione agricola venga cancellato dal disinteresse o dall’inefficienza”.