Gabriele Pinna di Ghilarza muore di meningite: “No allarmismi”

Gabriele Pinna di Ghilarza muore di meningite

Grande dolore a Ghilarza per la morte di Gabriele Pinna.

Gabriele Pinna, un giovane residente nel paese di Ghilarza, è deceduto nella notte tra venerdì e sabato all’ospedale San Martino di Oristano, dove era stato ricoverato d’urgenza in condizioni critiche. Il ragazzo è giunto al Pronto Soccorso intorno alle 2:30, ma nonostante i tentativi del personale medico, il suo quadro clinico è rapidamente peggiorato fino al decesso, avvenuto poche ore dopo nel reparto di Rianimazione.

All’origine del decesso una forma di meningite.

Gli accertamenti di laboratorio sono in corso per determinare con certezza le cause della morte, ma i sintomi manifestati lasciano ipotizzare che all’origine del decesso possa esserci una forma di meningite. La direzione dell’Asl 5 di Oristano, insieme a tutto il personale sanitario, ha espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia del giovane, colpita da un lutto improvviso e drammatico.

Avviata un’indagine epidemiologica a Ghilarza dopo la morte di Gabriele Pinna.

Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno avviato un’indagine epidemiologica per individuare le persone che, negli ultimi dieci giorni, potrebbero essere entrate in contatto con il ragazzo. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl 5, già dalle prime ore del mattino successivo al decesso, ha attivato il protocollo previsto in questi casi, predisponendo la profilassi antibiotica per i contatti stretti.

Come si diffonde l’infezione.

La dottoressa Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, ha chiarito le modalità di trasmissione della malattia. L’infezione si diffonde attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, rilasciate con tosse, starnuti o durante una conversazione ravvicinata. Il rischio di contagio aumenta in ambienti affollati o in situazioni di prolungata vicinanza con un soggetto infetto. Tra i contatti stretti, considerati a rischio, rientrano i familiari, i conviventi, i partner, i compagni di scuola e di squadra, oltre a coloro che hanno condiviso con il giovane spazi ristretti, come un’auto. Tuttavia, essere esposti al batterio non implica necessariamente lo sviluppo della malattia.

Le persone che hanno avuto un contatto occasionale con il ragazzo, come altri studenti o insegnanti della sua scuola, non sono ritenute a rischio immediato. Per loro è prevista una sorveglianza sanitaria, gestita in collaborazione con medici di famiglia, pediatri e guardie mediche, già allertati dall’Asl. In caso di sintomi sospetti, come febbre alta, nausea, vomito o ipersensibilità alla luce, i soggetti interessati saranno sottoposti a valutazione medica e, se necessario, alla terapia antibiotica preventiva.

L’invito a non creare allarmismi ingiustificati.

La direzione generale della Asl 5 invita la popolazione a evitare allarmismi ingiustificati, affidandosi esclusivamente alle indicazioni fornite dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Informazioni e prescrizioni sono state già trasmesse ai medici di base, ai presidi di guardia medica e alle farmacie. Le autorità sanitarie invitano chiunque sia stato a stretto contatto con il giovane e non abbia ancora ricevuto comunicazioni a segnalare la propria situazione inviando un’e-mail al Servizio di Igiene Pubblica all’indirizzo igienepubblica.oristano@asloristano.it.

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Pietro Serra nasce a Sassari il 7 aprile 1988 e cresce a Sorso, cittadina nella provincia di Sassari. Giornalista pubblicista, dal 22 gennaio 2024 è direttore del Giornale di Oristano.