Giovedì Santo a Oristano, l’arcivescovo annuncia la visita pastorale

Le celebrazioni del Giovedì Santo a Oristano.

Si è svolta stamane, nella cattedrale di Oristano, la celebrazione della Messa Crismale, appuntamento centrale del Giovedì Santo che, come da tradizione, ha riunito quasi un centinaio di presbiteri provenienti dalle diocesi di Oristano e Ales-Terralba. Una liturgia carica di significato, durante la quale la comunità ecclesiale si è stretta intorno all’arcivescovo metropolita monsignor Roberto Carboni per rinnovare il senso profondo della vocazione sacerdotale e vivere un momento di intensa comunione.

L’anniversario dell’ordinazione episcopale dell’arcivescovo.

L’apertura della celebrazione è stata affidata al Vicario Generale, monsignor Roberto Caria, che ha rivolto un augurio carico di affetto e riconoscenza all’arcivescovo in occasione del nono anniversario della sua ordinazione episcopale, avvenuta proprio in questa data, nel 2015, per mano dell’allora Arcivescovo di Sassari, monsignor Paolo Atzei.

Un sentiero spirituale che parte dal Vangelo e si snoda nella quotidianità.

Durante l’omelia, monsignor Carboni ha tracciato un sentiero spirituale che parte dal Vangelo e si snoda nella quotidianità dei sacerdoti che operano nelle comunità parrocchiali delle due diocesi. Ha voluto esprimere gratitudine per il dono del sacerdozio, riconoscendo la dedizione con cui i presbiteri svolgono il proprio servizio pastorale. Ha quindi invitato a coltivare relazioni fraterne, autentiche e radicate nell’esempio di Cristo, auspicando che la fraternità sacerdotale possa diventare fonte di ispirazione e benevolenza anche per le comunità affidate alle loro cure.

La prima visita pastorale nell’arcidiocesi arborense.

Proprio nel cuore dell’omelia è giunto un annuncio atteso. L’arcivescovo ha comunicato l’intenzione di avviare, per la prima volta da quando è alla guida dell’arcidiocesi arborense, una visita pastorale che coinvolgerà tutte le 85 parrocchie del territorio. Il cammino sarà inaugurato simbolicamente in occasione della solennità di Cristo Re, a novembre di quest’anno, ma prenderà concretamente avvio a partire da gennaio 2026, al termine del Giubileo ordinario del 2025. Poco prima della conclusione della celebrazione, monsignor Antonino Zedda, cancelliere arcivescovile, ha dato lettura del Decreto ufficiale di indizione della Visita, firmato dall’arcivescovo stesso. Con questo atto, si apre un percorso di ascolto, vicinanza e presenza diretta del pastore accanto alle comunità.

Consegnati gli oli benedetti nel Giovedì Santo nella cattedrale di Oristano.

A suggellare la liturgia, infine, la consegna degli Oli benedetti ai parroci: saranno utilizzati nel corso dell’anno per le celebrazioni dei sacramenti, a partire dal Battesimo fino all’Unzione degli Infermi, passando per la Cresima e l’Ordinazione. Un gesto simbolico ma concreto, che rappresenta il legame spirituale e pastorale tra la Cattedrale e le parrocchie sparse sul territorio, unite nella missione comune della Chiesa.

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