Oristano e l’imprenditoria straniera, tra crescita e criticità

Artigiano

I dati sull’imprenditoria straniera a Oristano.

“A Oristano, così come nel resto della Sardegna, il mondo dell’imprenditoria artigiana straniera continua a svilupparsi, pur collocando l’Isola tra le ultime regioni italiane per incidenza di aziende guidate da non italiani. Secondo il dossier elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, nel terzo trimestre del 2024 erano 10.602 le imprese con titolari stranieri, di cui 1.616 artigiane. Questi numeri rappresentano il 15,2% del totale delle attività artigiane sarde, un dato che relega la regione al terz’ultimo posto a livello nazionale.

Una trasformazione profonda di settori chiave.

Il settore delle costruzioni, con una presenza di imprenditori stranieri pari al 50,8%, si conferma il più rappresentato, seguito dai servizi alla persona e dall’edilizia residenziale. Tuttavia, la crescita di queste realtà economiche non è solo numerica ma coinvolge anche un cambiamento profondo nei settori produttivi. Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna, sottolinea come l’integrazione nel sistema economico regionale passi anche attraverso politiche attive di inclusione e formazione, necessarie per garantire una crescita ordinata del tessuto imprenditoriale: “Un movimento in progressiva espansione, quello dell’imprenditoria immigrata che ha scelto l’artigianato. Inoltre la crescita delle imprese artigiane con titolari stranieri non si limita a un semplice aumento numerico, ma abbraccia una trasformazione profonda di settori chiave”.

Le differenze provincia per provincia.

Le province dell’Isola mostrano differenze significative: Sassari-Gallura è l’area con il maggior numero di imprenditori stranieri, seguita da Cagliari, Nuoro e infine Oristano, dove si contano 589 imprese con titolari esteri, di cui 73 artigiane. La provenienza degli imprenditori varia a seconda del territorio, con una maggiore presenza di cittadini marocchini nella provincia oristanese.

Contrastare il lavoro sommerso per favorire l’imprenditoria anche a Oristano.

Confartigianato Sardegna evidenzia la necessità di contrastare il lavoro sommerso e l’illegalità che rischiano di penalizzare le imprese oneste, siano esse sarde o straniere. “Favorire l’emersione della legalità – afferma Daniele Serra, segretario regionale – è essenziale per garantire una concorrenza leale e uno sviluppo sostenibile”. L’imprenditoria straniera, se adeguatamente supportata, può rappresentare un’opportunità per il tessuto economico sardo, contribuendo anche a contrastare il progressivo spopolamento dell’Isola.

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Videomaker, fotografo e collaboratore del Giornale di Oristano.