Il ringraziamento per i soccorsi nell’incidente sulla Oristano-Riola.
Un gesto semplice, ma carico di umanità, ha lasciato il segno in chi venerdì sera si è trovato in difficoltà lungo la strada che collega Oristano a Riola. Era quasi mezzanotte quando, a seguito di un piccolo incidente in moto, una persona ha ricevuto l’aiuto inatteso e prezioso di un giovane alla guida di un fuoristrada blu, riconoscibile solo per le ultime cifre della targa, “177”.
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La gentilezza del giovane che si è reso subito disponibile.
Il ragazzo, accortosi della situazione, ha rallentato e si è fermato senza esitazione, accendendo le quattro frecce per segnalare il pericolo agli altri automobilisti. Non si è limitato a osservare da lontano. È tornato indietro, ha raggiunto i coinvolti e si è sincerato delle loro condizioni. Con gentilezza e disponibilità, si è trattenuto sul posto offrendo un aiuto concreto: se la moto non fosse ripartita, era pronto ad accompagnare i malcapitati al loro alloggio per la notte.
Le parole della turista coinvolta nell’incidente sulla Oristano-Riola.
“Mi spiace non aver letto tutta la targa, né averti chiesto il nome. In quel momento ero spaventata. Ti ho chiamato angelo, e per me lo sei davvero”, ha raccontato la donna, che ha voluto ringraziare pubblicamente il giovane sconosciuto. Parole che si intrecciano con una riflessione più ampia, che tocca le radici dell’accoglienza isolana: “Sono sempre più convinta che il popolo sardo abbia un cuore grande. Grazie a te, angelo sconosciuto, e grazie a tutti i sardi: siete speciali”.
Il ragazzo non ha esitato un istante a dimostrare la propria solidarietà.
Un episodio che, nel silenzio di una notte qualunque e in un momento di fragilità, ha saputo ricordare quanto la solidarietà, anche quella silenziosa, spontanea e priva di secondi fini, possa ancora fare la differenza in modo profondo e concreto.

