Le indagini sulla morte di Filippo Vidili nelle campagne di Sedilo.
Sedilo è scossa dal dolore per la tragica scomparsa di Filippo Vidili, un maniscalco di 50 anni, colpito accidentalmente da un compagno di battuta durante una giornata di caccia. L’incidente, avvenuto venerdì pomeriggio, ha sollevato interrogativi e dolore in tutta la comunità.
La ricostruzione dell’incidente di caccia costato la vita al cacciatore Filippo Vidili.
Secondo le prime ricostruzioni, Vidili si trovava in compagnia di un amico e altri sette cacciatori per inaugurare la stagione di caccia al cinghiale. Mentre attendeva il passaggio dell’animale, il colpo fatale è arrivato inaspettatamente. Si pensa che il cacciatore che ha sparato, in una posizione non distante, abbia confuso Vidili con una preda, aprendo il fuoco. Tre colpi di fucile sono stati esplosi: uno ha colpito il cinghiale, un altro ha impattato su una roccia, mentre il terzo ha ferito gravemente Vidili all’addome.
La Procura di Oristano ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo.
Nonostante i tentativi di rianimazione durati oltre quaranta minuti, per Vidili non c’è stato nulla da fare. La Procura di Oristano ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, coordinata dalla pm Silvia Mascia, per chiarire le responsabilità di quanto accaduto. Gli investigatori hanno interrogato i cacciatori presenti e sono previste perizie sulle armi utilizzate. La pistola che ha causato la morte di Vidili appartiene a un cacciatore del Cagliaritano, attualmente indagato.
In settimana verrà eseguita l’autopsia per far luce sulla tragedia avvenuta a Sedilo.
Intanto, in tribunale a Oristano, è previsto il conferimento dell’incarico al medico legale Roberto Demontis per effettuare l’autopsia sul corpo di Vidili, prima che la comunità possa dargli l’ultimo saluto.