
La presidenza di Matteo Urru.
Mattia Urru, giovane imprenditore quartese nel settore dei servizi digitali, è stato scelto per guidare i Giovani Imprenditori di Confartigianato Sardegna. La nomina, avvenuta durante l’Assemblea Regionale elettiva, segna un momento significativo per l’associazione, che punta su nuove energie per affrontare le sfide dell’imprenditoria giovanile nell’Isola.
L’importanza di lavorare per costruire condizioni favorevoli alle nuove generazioni.
Nel suo primo intervento da presidente, Urru ha sottolineato l’importanza di lavorare per costruire condizioni favorevoli alle nuove generazioni, consapevole delle difficoltà che i giovani imprenditori incontrano nel fare impresa in un contesto economico complesso. Innovazione e creatività restano, secondo il neo-presidente, le chiavi per rilanciare il settore, puntando su un modello di sviluppo capace di coniugare tradizione e modernità.
L’elezione di Mattia Urru in un quadro di progressivo calo delle imprese giovanili.
L’elezione di Urru si inserisce in un quadro caratterizzato dal progressivo calo delle imprese giovanili in Sardegna. I dati presentati durante l’assemblea evidenziano una riduzione del 26,6% nell’ultimo decennio, con il numero di aziende under 35 sceso da 17.491 a 12.854. Le attività artigianali giovanili, in particolare, rappresentano solo il 7,6% del totale, relegando la Sardegna nelle posizioni più basse della classifica nazionale. Tuttavia, emergono segnali positivi in settori innovativi come i servizi alle imprese e l’Ict, che mostrano una crescita significativa.
Il cambiamento nelle preferenze lavorative delle nuove generazioni.
Il dibattito ha messo in luce anche il cambiamento nelle preferenze lavorative delle nuove generazioni. Secondo una ricerca Censis-Confartigianato, gli under 35 prediligono occupazioni flessibili e creative rispetto a impieghi gerarchizzati e ripetitivi. L’80% non considera il lavoro il fulcro della propria vita, mentre il 91% pone al primo posto il tempo libero e la qualità della vita. Nonostante il desiderio di indipendenza, molti giovani vedono l’avvio di un’impresa come un traguardo difficile, ostacolato da burocrazia e difficoltà di accesso al credito.