Lo sbarco dei migranti dalla Ocean Viking.
Sono circa 30 i migranti, principalmente donne e minori, che questa mattina sbarcheranno al porto di Isola Bianca, a Olbia. Il gruppo, tratto in salvo dalla nave Ocean Viking, gestita dalla Ong Sos Mediterranée, è stato soccorso il 21 gennaio nelle acque libiche. Facevano parte di un gruppo ben più ampio di 85 persone, recuperate mentre viaggiavano su un gommone sovraccarico.
Il giudice ha disposto lo sbarco anticipato nel porto di Olbia.
L’approdo a Olbia rappresenta una deviazione rispetto alla rotta inizialmente prevista. La nave, infatti, era diretta al porto di Genova, assegnato come luogo di sbarco dalle autorità italiane. Tuttavia, un ricorso presentato dalla Ong, che riteneva Genova troppo lontana per la sicurezza di donne e minori a bordo, ha portato a una decisione del tribunale siciliano: il giudice ha disposto lo sbarco anticipato di questi ultimi nel porto più vicino, individuato in Olbia.
Alcuni migranti potrebbero essere trasferiti in provincia di Oristano.
Una volta giunti in Sardegna, i migranti saranno sottoposti alle operazioni di identificazione e accoglienza. Saranno poi smistati tra diverse strutture dell’isola, con alcune famiglie che potrebbero essere trasferite nella provincia di Oristano. La scelta di includere strutture oristanesi sottolinea l’importanza della collaborazione interprovinciale per garantire un’accoglienza dignitosa e organizzata.
L’Ocean Viking continua intanto il suo viaggio verso Genova con il resto dei migranti a bordo. Questo sbarco anticipato rappresenta una nuova tappa nelle operazioni di soccorso e accoglienza che coinvolgono la nave, attiva da anni nel salvataggio di vite nel Mediterraneo centrale. La provincia di Oristano potrebbe dunque svolgere un ruolo importante nel fornire supporto logistico e umano, dimostrando ancora una volta la capacità del territorio di rispondere a emergenze umanitarie con solidarietà e organizzazione.

