Mont’e Prama, autunno record tra archeologia e nuove prospettive

Area archeologica Mont'e Prama, Cabras

L’autunno da record per il sito archeologico di Mont’e Prama.

Il 2024 si chiude con numeri record per i siti della Fondazione Mont’e Prama, che registrano una crescita esponenziale dell’affluenza. Solo a novembre, il numero di visitatori è aumentato dell’80% rispetto allo stesso mese del 2023, segnando una netta inversione di tendenza rispetto al concetto tradizionale di “bassa stagione”.

Le parole del presidente Anthony Muroni.

Anthony Muroni, presidente della Fondazione, ha sottolineato come i dati riflettano un costante afflusso di studenti e turisti, spesso in fila per accedere alle visite guidate: “Questo successo ci sprona a mantenere un impegno costante per favorire una crescita culturale, sociale ed economica sostenibile”.

L’inaugurazione della mostra sui Giganti.

Tra gli eventi che segnano questo periodo, spicca l’inaugurazione della mostra “Sulle spalle dei Giganti”, organizzata dalla Fondazione Mont’e Prama in collaborazione con la Fondazione Nivola. Dal 30 novembre 2024 a marzo 2025, l’esposizione si articolerà tra Cabras e Orani, ponendo un ponte culturale tra la civiltà nuragica e la visione artistica di Costantino Nivola.

Il primo progetto di restauro della Soprintendenza Archeologica.

L’anno venturo inizierà con un grande evento: a gennaio sarà presentato il primo progetto di restauro della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari. Due statue restaurate di Mont’e Prama saranno esposte insieme a modellini di nuraghe in un allestimento temporaneo presso il Museo Civico Marongiu di Cabras.

Mont’e Prama dopo i numeri da record guarda avanti.

A marzo, inoltre, i Giganti torneranno temporaneamente nella Sala del Paesaggio, prima di essere definitivamente riuniti a Cabras in un nuovo progetto allestitivo. “Il 2025 sarà l’anno della rinascita per il complesso statuario”, anticipa Muroni, lasciando intendere che i progetti in cantiere racconteranno una nuova storia per uno dei simboli più iconici della cultura sarda.

About the Author

Salvatore Cilano
Collaboratore - Giornale di Oristano.