I finanziamenti per gli oratori di Tramatza e Bauladu.
L’arcidiocesi di Oristano ha fatto luce sui finanziamenti per gli oratori ricevuti dalle parrocchie di Santa Maria Maddalena in Tramatza e di San Gregorio Magno in Bauladu, in risposta a domande di trasparenza e gestione delle risorse pubbliche. Le due parrocchie, gestite da don Giacomo Zichi, sono state beneficiarie di un finanziamento regionale, in base alla legge regionale numero 4/2010, articolo 3, comma 1, lettera d, relativo alla Delibera di Giunta Regionale numero 35/41 del 22 novembre 2022. Questo finanziamento è stato destinato a interventi di riadattamento e riqualificazione delle strutture esistenti, nonché all’acquisto di arredamenti e attrezzature.
I finanziamenti alla parrocchie di Tramatza e Bauladu.
La parrocchia di Santa Maria Maddalena a Tramatza ha ottenuto un contributo totale di 39.998,12 euro. Questa somma è stata suddivisa in due tranche: 30.556,01 euro destinati all’annualità 2023 e 9.442,11 euro per l’annualità 2024. Questi fondi sono stati impiegati per sostenere le attività parrocchiali e promuovere progetti a beneficio della comunità.
D’altra parte, la parrocchia di San Gregorio Magno a Bauladu ha ricevuto un contributo di 39.992,00 euro. Questa somma è stata destinata ai lavori di riadattamento e riqualificazione degli oratori parrocchiali, contribuendo così a creare spazi più accoglienti e funzionali per le attività dei giovani e per la vita comunitaria.
- LEGGI ANCHE: Tramatza, luci e ombre sui finanziamenti parrocchiali.
I fondi ricevuti sono stati interamente utilizzati.
L’arcidiocesi ha confermato che i fondi ricevuti sono stati interamente utilizzati e che tutte le spese sono state rendicontate in conformità all’avviso pubblico di finanziamento. Le spese, secondo l’arcidiocesi arborense, sono state effettuate nel rispetto delle normative civilistiche e fiscali vigenti.
La volontà di garantire la massima trasparenza.
Per garantire la massima trasparenza, “tutta la documentazione in originale relativa alle spese rendicontate e conservata presso la sede del progettista incaricato per i lavori ed e a disposizione per eventuali controlli da parte della Regione Sardegna”, fanno sapere dalla Curia.