Busachi e la Sardegna dell’Ottocento nel nuovo libro di Antonello Piras

Busachi e la Sardegna dell'Ottocento nel nuovo libro di Antonello Piras

Il libro di Antonello Piras di Busachi.

È stato pubblicato “La Sardegna dell’Ottocento tra cronaca e letteratura”, il nuovo lavoro di Antonello Piras, giornalista e scrittore originario di Busachi. Il volume si inserisce nel solco di una riflessione approfondita su un periodo storico di fondamentale importanza per l’isola, il XIX secolo, che fu teatro di cambiamenti significativi e di profondi mutamenti sociali all’interno del Regno di Sardegna.

Un quadro vivido delle trasformazioni che segnarono quei decenni.

Nel libro, Piras si propone di tracciare un quadro vivido delle trasformazioni che segnarono quei decenni, non solo attraverso le testimonianze storiche, ma anche grazie ai racconti dei viaggiatori stranieri che visitarono l’isola, e soprattutto esaminando le opere letterarie di autori come Alberto La Marmora e Casalis Angius. Da questi resoconti emerge un percorso di crescita e di evoluzione per la Sardegna, che a partire dalle sue condizioni iniziali, cominciò a segnare progressi nei vari aspetti della vita quotidiana dei suoi abitanti.

Un ampio spazio è dedicato agli eventi di Busachi.

Il volume si concentra anche su Busachi, il paese natale dell’autore, esplorando in dettaglio eventi, personaggi e le condizioni di vita nelle zone centrali dell’abitato. Un ampio spazio è dedicato agli eventi che coinvolsero la popolazione. A partire dal periodo del colera, ma anche a trasformazioni più durature, come la costruzione di infrastrutture, tra cui l”arteria provinciale, ferrovia e cimitero.

Gli eventi raccontati da Antonello Piras di Busachi.

Antonello Piras ha sottolineato come il suo lavoro si focalizzi in particolare sugli eventi del XIX secolo sia a Busachi che in tutta la Sardegna, soffermandosi su episodi che ancora oggi fanno parte della memoria storica del paese. Tra questi, spicca la vicenda della grassazione di donna Pepica Mura, un episodio che suscitò grande attenzione all’epoca e che è stato raccontato dallo scrittore Pietro Casu e dal canonico Raimondo Bonu. Entrambi, probabilmente influenzati dalle versioni popolari, ne parlarono ampiamente. Il lavoro di ricerca condotto nelle principali biblioteche e archivi sardi ha permesso di riportare alla luce la cronaca originale di quell’episodio. Questa viene magistralmente rappresentata nella stampa che accompagna il libro, una creazione della muralista Pina Monne.

Le fotografie accompagneranno il testo contenuto nel libro.

Il volume, che conta oltre 300 pagine, è arricchito da ottanta fotografie e stampe d’epoca che contribuiscono a restituire il contesto storico e culturale dell’epoca. La disponibilità del libro è limitata a sole 100 copie e non è prevista una ristampa.

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Collaboratore - Giornale di Oristano.