Milis celebra il patrono San Sebastiano con l’arrivo delle reliquie

Parrocchia San Sebastiano, Milis

L’arrivo delle reliquie di San Sebastiano a Milis.

Milis si appresta ad accogliere le reliquie del suo Patrono, San Sebastiano, in una giornata di grande valore religioso e comunitario. Lunedì 20 gennaio, il paese vivrà un pomeriggio di intensa devozione, simbolo di unione e riflessione per tutti i suoi abitanti.

L’arrivo delle reliquie.

Il programma delle celebrazioni inizierà alle ore 16:30 con l’arrivo delle reliquie, accolte dalla popolazione in un’atmosfera di profonda spiritualità. Subito dopo prenderà il via una solenne processione che attraverserà le vie del paese, accompagnando le sacre reliquie in un cammino di fede che coinvolgerà tutti i fedeli. La processione rappresenta un momento particolarmente significativo, poiché rievoca la tradizione religiosa di Milis, radicata da secoli nella venerazione del Santo Patrono.

La Santa Messa solenne presieduta dall’arcivescovo metropolita di Oristano.

La celebrazione culminerà alle 17:30 con una Messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Oristano, Monsignor Roberto Carboni. Il rito liturgico si svolgerà nella chiesa parrocchiale di San Sebastiano, e sarà un’occasione per rafforzare il legame tra la comunità e il Santo Patrono, ma anche per riflettere sul significato di San Sebastiano come simbolo di fede e protezione.

Chi è San Sebastiano, patrono di Milis.

San Sebastiano, nato a Narbona nel 256 d.C., è un martire cristiano venerato dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Originario della Gallia, fu educato nella fede cristiana a Milano. Arruolato nell’esercito romano intorno al 283 d.C., divenne capo della prima coorte della guardia imperiale di Roma. Durante la persecuzione di Diocleziano, utilizzò la sua posizione per aiutare i cristiani incarcerati, rischiando la propria vita. Scoperto, fu condannato a morte e legato a un palo, venendo colpito da numerosi archi. Miracolosamente sopravvissuto, fu infine martirizzato con un colpo di clava. Il suo culto è antico, con una basilica a lui dedicata sulla via Appia a Roma. È considerato patrono degli arcieri, degli atleti e di coloro che soffrono di peste.

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Salvatore Cilano
Collaboratore - Giornale di Oristano.