Un nuovo caso di West Nile in provincia di Oristano.
È stato un tavolo tecnico intersettoriale, convocato per analizzare la diffusione del virus West Nile, a riportare al centro dell’attenzione la situazione sanitaria in provincia di Oristano, dove continua a crescere il numero dei contagi. Proprio nelle stesse ore, il Dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl ha confermato un nuovo caso di positività alla Febbre del Nilo: un paziente ultrasettantenne di Paulilatino, attualmente ricoverato all’ospedale Businco di Cagliari. Con quest’ultimo episodio, i casi umani accertati nel 2025 nel territorio oristanese salgono a 31.
Avviata l’indagine epidemiologica.
Contestualmente è stata avviata l’indagine epidemiologica, con la circoscrizione dell’area di residenza dell’uomo per permettere la disinfestazione nel raggio di 200 metri dall’abitazione. “Come di consueto, ricordiamo alle persone, in particolare a quelle fragili e anziane, che è importante proteggersi dalle punture di zanzara, vettore del virus – ribadisce la direttrice del dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl 5 di Oristano Maria Valentina Marras –. Evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve, è fondamentale: svuotare di frequente ciotole ed abbeveratoi per animali, sottovasi, contenitori, piscine per bambini. Importante poi quando si è all’aperto, specie all’imbrunire, coprire il corpo, gambe e braccia, con abiti chiari, utilizzare spray repellenti ed applicare zanzariere a porte e finestre per mettere al sicuro le proprie abitazioni”.
Diffusi i dati della West Nile in provincia di Oristano.
Durante l’incontro, richiesto dal commissario straordinario della Asl 5 Federico Argiolas e coordinato dalla Direzione Generale dell’assessorato regionale alla Sanità, i partecipanti hanno diffuso i dati aggiornati: oltre ai 31 casi umani, con due decessi, si registrano 24 positività in ambito animale, 15 nei volatili e 9 negli insetti. Presenti al tavolo, oltre alla Asl, la Provincia di Oristano con il commissario Battista Ghisu e i suoi collaboratori. Argiolas, insieme alla dottoressa Marras e al dottor Enrico Vacca, ha ricordato la campagna informativa avviata nei mesi scorsi, con la distribuzione di materiale bilingue in italiano e inglese in tutti gli 88 Comuni della provincia. Un impegno che, secondo gli esperti, deve essere affiancato da una maggiore partecipazione dei privati, in particolare delle aziende agricole e zootecniche, chiamate a intervenire con trattamenti antilarvali all’interno delle proprie aree.
Un bando per l’assunzione di dieci disinfestatori.
La Provincia ha già pubblicato un bando per l’assunzione di dieci disinfestatori e ha chiesto ulteriori risorse regionali per estendere gli interventi. Da gennaio sono stati effettuati 26.899 trattamenti, di cui 16 mila nella Planargia, oltre 5.200 nelle vie di Oristano, quasi 900 nelle periferie e più di 900 in paludi e canali. Il tavolo ha deciso di proseguire l’attività di coordinamento a livello locale e regionale, valutando nuove misure da mettere in campo per contrastare il proliferare delle zanzare e rafforzando i controlli non solo nelle aree pubbliche ma anche in quelle private. Intanto la Asl 5 e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione hanno annunciato un’ulteriore intensificazione delle azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, affinché adottino le precauzioni necessarie per ridurre il rischio di punture.

