Le ricerche di Renato Tuveri in provincia di Oristano.
L’intera provincia di Oristano è mobilitata per la scomparsa di Renato Tuveri, 42 anni, residente a Guspini, di cui non si hanno notizie da ieri mattina. Il dramma è iniziato alle 8, quando Tuveri è uscito dalla sua abitazione indossando una tuta blu e uno smanicato, abbigliamento che indossava al momento della scomparsa. Da allora, non è più tornato e il suo cellulare ha smesso di squillare alle 10:30 di questa mattina, dopo essere stato irraggiungibile per ore.
Alcune indicazioni sull’aspetto fisico di Renato Tuveri.
Tuveri, di corporatura esile, è alto circa un metro e 70 centimetri, ha i capelli brizzolati e la barba. Il suo aspetto viene ora diffuso sui social per facilitare il riconoscimento da parte di chiunque possa incontrarlo. La sua assenza ha destato preoccupazione nei familiari e negli amici, che si sono rivolti ai carabinieri già nelle prime ore dopo la scomparsa. Dopo 24 ore di assenza e tentativi vani di contatto, i familiari hanno formalizzato la denuncia, spingendo le autorità a avviare una ricerca su larga scala coordinata dalla Prefettura. Le forze dell’ordine, insieme ai vigili del fuoco, stanno esplorando ogni possibile area circostante, con squadre che continuano a setacciare senza sosta il territorio per qualsiasi indizio.
L’uomo ieri pomeriggio risultava collegato ai social network.
Un dettaglio che inquieta i familiari è l’ultimo accesso sui social di Renato, registrato alle 16:30 di ieri. Un dato che, sebbene non fornisca certezze, è tenuto sotto stretta osservazione dagli inquirenti, che conducono le indagini senza tralasciare alcuna pista.
A Guspini, la comunità si è stretta in un’unica voce, e non si contano le condivisioni sui social e gli appelli lanciati per sollecitare chiunque abbia visto Tuveri a contattare le autorità. Gli amici, colpiti dal dramma improvviso, hanno diffuso un numero di cellulare per raccogliere eventuali segnalazioni o informazioni: “Per qualsiasi comunicazione contattate pure il numero 349/8786915,” hanno scritto in un appello condiviso sui social, esprimendo la speranza che qualsiasi informazione possa rivelarsi decisiva per riportare Renato a casa.