
Il forte legame tra Oristano e San Francesco d’Assisi.
Oggi, 4 ottobre, la Chiesa festeggia San Francesco d’Assisi, e Oristano partecipa attivamente a questa celebrazione, mantenendo viva una devozione che ha origini nel XIII secolo, grazie all’insediamento dei Francescani nel territorio.
La chiesa di San Francesco d’Assisi a Oristano.
Nel centro storico, in via Sant’Antonio, si erge la chiesa di San Francesco, un simbolo di questa devozione. Officiata dai Frati Minori conventuali, la chiesa è parte di un complesso che include anche un convento, dove i frati continuano a risiedere e a svolgere la loro missione. L’arrivo dei Francescani nella città risale a prima del 1253, anno in cui il loro insediamento portò alla costruzione della chiesa e del convento. L’antica struttura duecentesca, di cui restano solo pochi frammenti, presentava uno stile gotico, tipico dell’epoca.
Tuttavia, nel XIX secolo, il degrado della chiesa originaria costrinse l’arcivescovo di Oristano, Giovanni Maria Bua, a intraprendere un importante progetto di ricostruzione. Affidato all’architetto sassarese Antonio Cano, il progetto del nuovo edificio prese forma, ma non senza difficoltà. Dopo la demolizione della vecchia chiesa nel 1835, la posa della prima pietra avvenne il 17 febbraio 1836, ma un tragico crollo nel 1838 interruppe i lavori. Il progetto venne quindi rielaborato dall’architetto Gaetano Cima, il cui lavoro portò al completamento dell’attuale chiesa in stile classicista, aperta al culto nel 1847.
Oltre alla sua architettura, la chiesa di San Francesco custodisce opere d’arte di inestimabile valore. Tra queste spiccano un pannello del 1533, opera di Pietro Cavaro, che raffigura San Francesco mentre riceve le stigmate, e una preziosa statua marmorea del 1368, probabilmente raffigurante San Basilio Magno, firmata dal celebre scultore Nino Pisano.
La parrocchia dei frati cappuccini.
Non lontano dalla chiesa di San Francesco, vi è un altro luogo di culto francescano: la parrocchia della Beata Vergine Maria Immacolata, legata all’Ordine dei Cappuccini. Fondata nel 1608 grazie all’impegno del nobile oristanese Domenico Paderi, la chiesa conserva ancora oggi tesori storici e artistici di grande rilevanza, come un calice d’argento del 1609 e la riproduzione di un dipinto realizzato dal laico cappuccino fra’ Vitale da Algesiras nel 1626.
Il convento annesso subì la confisca nel 1866, come molte altre strutture religiose in seguito alle leggi di soppressione dei beni ecclesiastici, ma venne riacquistato all’asta pubblica nel 1874 dal padre Luigi Maria da Ghilarza. Dal 1972, sotto il titolo di “Maria Immacolata”, la chiesa è diventata una parrocchia, continuando a svolgere un ruolo importante nella vita spirituale della città.
La celebrazione di San Francesco ad Oristano rappresenta, dunque, non solo un momento di fede e raccoglimento, ma anche un’occasione per riscoprire le radici storiche e artistiche di una comunità che ha sempre guardato con rispetto e ammirazione al Santo di Assisi.