Social network e cyberbullismo, la realtà dietro i like

Crescono i casi di cyberbullismo sui social network.

Recenti studi hanno portato alla luce una verità scomoda sull’uso dei social network. Mentre le persone estroverse sembrano utilizzarli per migliorare la propria posizione sociale, gli introversi li usano come una sorta di compensazione per le difficoltà relazionali. Per loro, i social rappresentano un rifugio dalla realtà, un luogo dove affrontare meno ostacoli e umiliazioni rispetto alle interazioni reali.

Tuttavia, dietro questa facciata si nasconde un fenomeno sempre più inquietante: il cyberbullismo. Attraverso messaggi, foto e video offensivi, individui spesso conosciuti dalla vittima cercano di screditarla, infliggendole conseguenze gravi come perdita di autostima, ansia e depressione.

La legge offre uno strumento importante. La possibilità per la parte offesa di richiedere la rimozione dei contenuti dannosi. Tuttavia, resta fondamentale non limitarsi a reprimere gli effetti del cyberbullismo, ma agire anche sulle cause.

Sebbene i social abbiano accorciato le distanze, hanno anche allontanato le persone da quelle più vicine, creando una visione distorta dell’amicizia basata su follower e like. È importante considerare i social media come strumenti integrativi, non sostitutivi, della vita reale. E lottare contro il cyberbullismo richiede uno sforzo collettivo. Educare, sensibilizzare e agire per rendere internet un luogo più sicuro e rispettoso per tutti. Solo così si potrà costruire una società digitale sana e inclusiva per le generazioni future.

Pietro Serra

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Pietro Serra
Pietro Serra nasce a Sassari il 7 aprile 1988 e cresce a Sorso, cittadina nella provincia di Sassari. Giornalista pubblicista, dal 22 gennaio 2024 è direttore del Giornale di Oristano.