Stabat Mater, la musica della Passione in concerto a Oristano

Monastero Santa Chiara Oristano

Il concerto dello Stabat Mater nel monastero di Oristano.

In vista dei riti che caratterizzeranno la Settimana Santa, il monastero Santa Chiara ha organizzato, in collaborazione con la delegazione Fai di Oristano, la conferenza concerto La Madre e la Croce – L’antica sequenza dello Stabat Mater nella storia della musica. L’appuntamento, che si terrà sabato 12 aprile alle 18:30 nella chiesa di Santa Chiara, rappresenta una straordinaria opportunità di immergersi nella storia e nella tradizione musicale legata a uno dei canti più significativi della liturgia cristiana.

Una lettura profonda e consapevole del testo.

Il maestro Angelo Castaldo, vicedirettore del Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari, guiderà il pubblico attraverso un affascinante viaggio storico e musicale, svelando le origini e le peculiarità della Stabat Mater, una sequenza liturgica risalente al XIII secolo, comunemente attribuita al Beato Jacopone da Todi. Castaldo, con la sua narrazione esperta e coinvolgente, offrirà una lettura profonda e consapevole del testo, preparando l’ascoltatore ad apprezzare appieno le composizioni che seguiranno.

Gli spettatori potranno avvicinarsi al significato profondo dell’opera.

Ad eseguire le musiche sarà il coro Melabrina di Illorai, diretto dalla maestra Barbara Cossu. Le note che si diffonderanno nella chiesa di Santa Chiara faranno da cornice all’intensità emotiva dello Stabat Mater, una composizione che si articola in due sezioni principali: la prima, una meditazione struggente sulla sofferenza di Maria durante la passione e la morte di suo figlio Gesù; la seconda, un’accorata richiesta dell’orante di partecipare al dolore della Madre sotto la croce. Il concerto, non privo di una forte carica emotiva, permetterà agli spettatori di avvicinarsi al significato profondo di un’opera che, nei secoli, ha attraversato la storia della musica sacra.

Una delle sequenze liturgiche più antiche del Cristianesimo occidentale.

Lo Stabat Mater è una delle sequenze liturgiche più antiche e rilevanti del Cristianesimo occidentale, con una tradizione musicale che ha affascinato innumerevoli compositori, a partire dal Rinascimento con Giovanni Pierluigi da Palestrina. In epoca barocca, la composizione ha acquisito nuova vitalità grazie a autori come Giovanni Battista Pergolesi, che nel 1734 ricevette una commissione dalla Confraternita dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi a Napoli. Il suo Stabat Mater, scritto per sostituire quello di Alessandro Scarlatti, divenne uno dei pezzi più amati e suonati del repertorio sacro.

L’opera è stata ripresa e adattata da diversi compositori.

Nel corso dei secoli, l’opera è stata ripresa e adattata da compositori come Paisiello, Rossini, Verdi, Part, Kodály, e anche da più recenti talenti come Bacalov e Piovani. La conferenza tenuta dal maestro Castaldo si propone non solo di esplorare gli aspetti storici e musicali, ma anche di sottolineare le dimensioni poetiche e teologiche di un’opera che ha rivestito un ruolo fondamentale nel culto cristiano, accanto all’Akathistos bizantino. Lo Stabat Mater rappresenta, infatti, uno dei canti più sacri e pietosi dedicati alla Madonna addolorata, e la sua influenza nella storia della musica occidentale è innegabile.

Le versioni dello Stabat Mater in concerto nella chiesa di Santa Chiara a Oristano.

Dopo la conferenza, il coro Melabrina di Illorai offrirà al pubblico un concerto che arricchirà ulteriormente l’esperienza, con l’esecuzione di altre versioni dello Stabat Mater e brani incentrati sulla Passione. Un’opportunità unica per vivere un’esperienza musicale e spirituale che arricchirà il periodo della Settimana Santa, uno dei momenti più significativi dell’anno liturgico.

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