Il silenzio della presidente Todde riguardo gli stipendi record.
La discussione sulle nomine dei consulenti superpagati nella Regione Sardegna, presieduta da Alessandra Todde, ha sollevato una serie di interrogativi sulla coerenza del Movimento 5 Stelle rispetto alle sue posizioni originarie. Numerose voci hanno evidenziato l’apparente contraddizione tra la retorica del movimento e le cospicue retribuzioni assegnate a questi consulenti.
Tra le nomine in questione spiccano cifre che destano scalpore: Saverio Lorusso, segretario generale, percepirebbe una retribuzione lorda annua di 243.442 euro, mentre Luca Caschili, capo gabinetto, raggiungerebbe i 153.000 euro. Altri consulenti come Stefano Esu, Francesco Sedda, Nicola Pirina, Thomas Castangia, Andrea Balduzzi e Jacopo Gasparetti godrebbero di stipendi annui che variano tra i 120.000 e i 123.000 euro.
L’ex presidente sardista Christian Solinas ha reso possibile questa super struttura del personale della Regione Autonoma della Sardegna attraverso un provvedimento varato nel maggio 2021, con un costo stimato di 3,5 milioni di euro all’anno. Si tratta di una settantina di posizioni aggiuntive destinate ai collaboratori della Giunta e della presidenza, un poltronificio che, all’epoca, suscitò numerose critiche.
La presidente Todde, appena eletta, aveva espresso dubbi sulla necessità di tale provvedimento, definendolo ridondante e inutile, ma nonostante ciò ha proceduto con le nomine, confermando il neo-segretario generale Saverio Lo Russo con uno stipendio annuo superiore persino a quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.