Tessuti e sapori, un fine settimana di cultura e tradizioni a Samugheo

Tessuti e sapori, un fine settimana di cultura e tradizioni a Samugheo

Un fine settimana di tradizioni a Samugheo.

Samugheo, capitale del tappeto e delle tradizioni, si impegna nella promozione dell’agroalimentare. L’evento prenderà avvio il 16 novembre alle 10:30, presso la sala convegni del museo Murats, con un convegno dal titolo “Contrastare lo spopolamento: azioni di sviluppo locale, comunicazione empatica, lavoro di squadra, supporto commerciale alle aziende e valorizzazione del territorio”. Questo incontro rappresenterà un’opportunità di confronto su strategie e azioni concrete per supportare l’imprenditoria locale e affrontare il problema dello spopolamento.

I momenti di networking offriranno alle imprese l’occasione di presentare i prodotti.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, presso l’ex cantina sociale in via Brigata Sassari 53, si terranno incontri B2B tra aziende locali del settore agroalimentare e artigianato e buyers selezionati, con l’intento di creare nuove opportunità di mercato. Questi momenti di networking offriranno alle imprese l’occasione di presentare i loro prodotti, mettendo in luce le loro caratteristiche distintive e qualità. L’obiettivo è favorire la creazione di sinergie commerciali che possano aumentare la presenza delle aziende sui mercati internazionali, aprendo nuove prospettive di crescita per il territorio.

Un viaggio che vuole raccontare l’autenticità delle tradizioni di Samugheo.

“Mojos e Marigas è un viaggio che vuole raccontare l’autenticità, la verità di una piccola e laboriosa comunità nel cuore della Sardegna – spiega Ramona Cherchi di Brand Sardinia -. È importante valorizzare tutti gli aspetti della nostra isola per comunicarli e promuoverli verso i giusti mercati di riferimento. Siamo storia, cultura, arte, folclore, spiritualità. Siamo agroalimentare, artigianato, natura incontaminata. Abbiamo messo a sistema le aziende del territorio, attraverso la volontà dell’amministrazione comunale di Samugheo: che rende possibile un evento sociale, commerciale, narrativo, divulgativo e promozionale. Dedicheremo una giornata alla formazione ed agli incontri B2B, utili al tessuto economico del paese al fine di stabilire degli importanti contatti con potenziali nuovi compratori appartenenti ai relativi segmenti di mercato”.

Un’iniziativa per stimolare l’economia e contrastare lo spopolamento.

Il Comune di Samugheo, promotore dell’evento, sarà il fulcro del progetto, il quale mira a valorizzare i prodotti locali e la storica tradizione artigiana, accanto all’innovazione di processo portata avanti da giovani imprenditori in grado di generare eccellenze di alta qualità.

Le parole del sindaco di Samugheo.

“Stiamo portando avanti un progetto ambizioso e articolato, mirato a dare respiro all’economia del nostro territorio, cercando di mitigare il fenomeno più drammatico che stiamo subendo, lo spopolamento – spiega Basilio Patta, sindaco di Samugheo -. Mojos e Marigas è la componente essenziale di questo progetto, un evento giovane, questa è la terza edizione, ma che si è subito caratterizzato per il suo elevato grado di contenuti e per l’intento non celato e in parte già raggiunto di andare oltre una semplice sagra espositiva. L’evento vuole sostenere le nostre imprese, dando alle stesse l’opportunità di incontrarsi con i buyers del settore, aprendo così nuovi e duraturi rapporti di natura economica”.

Fondamentale la collaborazione tra i diversi Comuni del territorio.

La collaborazione tra i Comuni del territorio sarà fondamentale, unendo le loro eccellenze. In questo contesto, il partenariato con il Comune di Villaurbana, in occasione della “Sagra del pane”, rappresenta un esempio significativo, volto a promuovere il territorio, la cultura e le tradizioni agroalimentari. Sebbene il tappeto rappresenti l’apice dell’artigianato di Samugheo, anche il settore agroalimentare riveste un ruolo fondamentale.

Un Piano di sviluppo locale che favorisca chi vuol fare impresa nel territorio.

“L’obiettivo che ci poniamo è di trasmettere alle generazioni future, che vogliono investire sul nostro territorio e in quelli delle aree interne, un Piano di sviluppo locale che favorisca chi vuol fare impresa nel nostro territorio, dando la possibilità alle aziende di essere conosciute al di là del singolo territorio e in tutta la Sardegna – sottolinea Massimiliano Urru, vicesindaco di Samugheo -. Si stanno creando tante iniziative e imprese di grande valore, che vogliamo accompagnare nel loro percorso, facendole conoscere, aiutandole a imporsi sul mercato. Proviamo così a mandare un messaggio rivolto al territorio, con la valorizzazione del turismo esperienziale e iniziative accattivanti”.

Il territorio verrà nuovamente valorizzato attraverso un’alleanza virtuosa.

Soprattutto da questa prospettiva, il territorio verrà nuovamente valorizzato attraverso un’alleanza virtuosa con l’ambiente, grazie all’introduzione di nuovi percorsi di trekking e alla costruzione di un Ponte Tibetano, che sarà il più lungo di tutta la Sardegna e uno dei più significativi d’Italia. Samugheo si concentrerà sempre di più sul turismo sostenibile e circolare, progettando un grande “Parco Avventura” dedicato ai giovani e alle famiglie. Non si tratta dunque solo di tessile ed enogastronomia.

Il programma della seconda giornata a Samugheo all’insegna delle tradizioni.

Ancora, la seconda giornata dell’evento, in programma per domenica 17 novembre, offrirà una serie di manifestazioni che si svolgeranno lungo le vie del paese. In questa occasione, i punti di incontro dedicati alla degustazione e all’esposizione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali locali saranno contraddistinti da nomi specifici.

Si inaugurerà così la Via della Memoria, dove passeggiare sarà come compiere un viaggio nel tempo, riscoprendo le radici più profonde della cultura samughese. Qui, i manufatti tessili si intrecciano con la storia, rivelando colori e trame che raccontano di mani esperte e gesti tradizionali. Proseguendo, ci sarà la Via dei Pani, che accoglierà i visitatori con la magia della semola trasformata in pane fragrante, accompagnata dai gesti delle massaie che rievocano antiche tradizioni.

In particolare, le Vie dei Sapori offriranno un’esperienza sensoriale, in cui ogni assaggio immergerà i visitatori nei prodotti locali, dal formaggio che racconta la storia del pascolo libero ai salumi e alle carni che portano in tavola il gusto autentico degli ingredienti del territorio.

Non mancheranno le Vie degli Artigiani, per entrare nei laboratori della Sardegna più autentica, dove ogni pezzo di tessuto, ricamo e accessorio narra storie di pazienza, precisione e passione.

Infine, le Vie del Turismo e delle Esperienze rappresenteranno il cuore pulsante dell’incontro e della scoperta, aprendo il territorio agli sguardi di chi desidera esplorarlo. Qui si potrà vivere un percorso che va dall’agriturismo alla natura incontaminata, con sfide di arrampicata e momenti di festa.

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Salvatore Cilano
Collaboratore - Giornale di Oristano.