È morto il cacciatore ferito da una fucilata a Sedilo.
Un tragico incidente si è verificato nelle campagne di Sedilo, dove un uomo di 58 anni è stato colpito all’addome da un colpo di fucile durante una battuta di caccia al cinghiale. L’episodio è accaduto nel primo giorno della stagione di caccia al maiale selvatico, un evento annuale che attira numerosi appassionati sull’isola.
Il cacciatore di Sedilo è morto durante il trasporto in ospedale.
Immediato è stato l’allerta lanciato dagli amici del cacciatore, che ha portato all’intervento dell’elisoccorso inviato dalla centrale operativa Areus di Cagliari. I medici del 118 hanno lavorato intensamente per stabilizzare le condizioni del ferito, già critiche all’arrivo dei soccorsi. Nonostante le manovre di rianimazione effettuate sul posto e il successivo trasporto in elicottero verso l’ospedale, l’uomo non è riuscito a sopravvivere.
Le indagini per verificare se siano state rispettate le norme di sicurezza.
Attualmente, le indagini sono in corso per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente. I carabinieri del Comando provinciale di Oristano stanno esaminando le circostanze per determinare se siano state rispettate le norme di sicurezza. Non è ancora chiaro se il colpo sia stato sparato accidentalmente o se vi siano stati problemi di visibilità e comunicazione tra i partecipanti alla battuta di caccia.
La caccia al cinghiale richiede l’impiego di armi ad alta potenza.
Il dramma si è consumato proprio all’apertura della stagione venatoria, un appuntamento atteso da molti cacciatori in Sardegna. Sebbene questa tradizione sia radicata nelle comunità rurali e considerata un’occasione di socializzazione, comporta significativi rischi, sia per l’uso di armi da fuoco che per la vicinanza tra i partecipanti. La caccia al cinghiale, infatti, richiede l’impiego di armi ad alta potenza e si svolge in terreni spesso impervi, rendendo l’attività particolarmente pericolosa.