Arrestati per estorsione tra Oristano e Cagliari.
Quattro giovani napoletani, di cui uno minorenne, sono stati arrestati ieri tra Cagliari e Oristano con l’accusa di estorsione. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Cagliari in collaborazione con la Mobile di Oristano e i carabinieri del comando provinciale di Nuoro.
Il messaggio minaccioso riferito dai balordi.
Le forze dell’ordine hanno ricostruito tre casi in cui le vittime sono state ingannate con un modus operandi ben preciso: una telefonata simulata da un finto carabiniere a anziani, avvisandoli di un presunto incidente grave causato dal loro figlio. Il messaggio minaccioso affermava che il figlio rischiava il carcere e aveva bisogno di un avvocato difensore da pagare immediatamente.
Si facevano consegnare il denaro a casa delle vittime.
In seguito, un complice si recava di persona al domicilio della vittima per raccogliere immediatamente il denaro pattuito. Una volta che la vittima si rendeva conto dell’inganno, era troppo tardi per impedire il pagamento.
L’ipotesi di reato è quella di estorsione.
L’accusa di estorsione deriva dal fatto che le vittime si sentivano costrette a pagare per evitare gravi conseguenze per i propri cari. In particolare, le telefonate, apparentemente provenienti dalle forze dell’ordine come carabinieri, polizia o avvocati, intimidivano le vittime anziane, creando un clima di paura e preoccupazione per la sicurezza dei propri familiari, coinvolti in situazioni inventate.
Gli arrestati tra Oristano e Cagliari non avrebbero contatti tra loro.
I quattro arrestati sembrano non essere in contatto diretto tra loro, ma le autorità stanno attualmente indagando su una serie di altri casi segnalati a Cagliari e in altre zone della Sardegna. Gli investigatori stanno verificando se il gruppo abbia compiuto altre estorsioni in passato. Durante i fermi, avvenuti due al porto di Cagliari e due lungo la statale 131 nella zona di Oristano, sono stati recuperati numerosi gioielli, oro e diverse migliaia di euro.