
Arrestati per estorsione ai danni di un’anziana di Mogoro.
Due uomini, rispettivamente di 32 e 26 anni, originari di Caserta, sono stati arrestati venerdì scorso con l’accusa di estorsione aggravata ai danni di una signora ultra-novantenne di Mogoro. L’operazione, coordinata dalla Procura di Oristano, si inserisce nell’ambito di un’indagine riguardante una serie di truffe ai danni di persone vulnerabili.
Il truffatore ha chiesto alla donna di versare una somma di denaro.
L’indagine ha preso il via l’11 settembre, quando la vittima è stata contattata telefonicamente da un individuo che si è finto un alto ufficiale dei carabinieri. L’uomo ha raccontato alla signora che suo nipote era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, in cui una bambina aveva riportato lesioni alla testa. Per evitare che il nipote finisse in prigione, il truffatore ha chiesto alla donna di versare una somma di denaro.
La donna ha accettato di consegnare i soldi ai malviventi.
Sotto forte pressione emotiva e credendo che il nipote fosse davvero in pericolo, la donna ha accettato di consegnare ai malviventi 2.500 euro in contanti. Gli uomini, che si sono presentati a casa sua spacciandosi per collaboratori dei Carabinieri, l’hanno minacciata, convincendola a cedere anche eventuali gioielli o altri beni di valore.
I truffatori sono stati localizzati al porto di Olbia.
Il raggiro è stato scoperto grazie all’intervento di un parente della signora, che ha capito subito che si trattava di una truffa. Immediatamente, sono partite le indagini dei carabinieri, che hanno permesso di identificare e localizzare i due uomini al porto di Olbia, mentre tentavano di imbarcarsi su una motonave per lasciare l’isola.
I malviventi sono stati arrestati.
Durante l’arresto, i malviventi sono stati trovati in possesso di oltre 14.000 euro in contanti, 45 gioielli in oro dal valore stimato di 5.000 euro e quattro smartphone. Sono stati immediatamente trasferiti nel carcere di Sassari-Bancali, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
Una notevole preparazione da parte dei criminali.
Le modalità della truffa rivelano una notevole preparazione da parte dei criminali, che hanno fatto leva sulle emozioni della vittima, isolata e impressionabile. Il caso solleva preoccupazione per la vulnerabilità delle persone anziane, spesso prese di mira da individui che sfruttano i loro sentimenti per scopi criminali. Le indagini non sono ancora concluse e proseguono per individuare eventuali complici e altre vittime.