Il Vangelo di domenica 18 maggio, lettura e commento di don Alejandro

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Il Vangelo di domenica 18 maggio 2025.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13,31-33a.34-35
Domenica 18 maggio 2025

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.

La riflessione di don Alejandro Garcia Quintero.

C’è un filo rosso che collega le tre letture che abbiamo ascoltato ed è la novità, c’è una novità, c’è qualcosa di nuovo e splendido che fa esclamare il Salmista “i tuoi fedeli dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza”.

La novità del comandamento di amarci gli uni gli altri non sta nel comandamento in sé, anche perché sapete bene che non si può comandare l’amore. Sfido chiunque a dirmi che amerebbe una persona che gli dicesse ti ordino di amarmi. Capite bene che l’amore non funziona così.

La novità sta invece nella frase che Gesù dice subito dopo: “Come io vi ho amati”. Questa si che è una novità e un comandamento nuovo. Siamo stati oggetto di un amore immenso, talmente forte da aver superato lo spazio del tempo, dividendolo in un avanti Cristo e un dopo Cristo, un amore che ha superato i secoli e riguarda me personalmente e allora qui posso fare un’altra sfida, rovesciata rispetto alla prima: sfido chiunque di voi a dirmi che davanti ad un gesto d’amore forte e vero nei vostri confronti nel profondo del vostro cuore non si provi un minimo di tenerezza e di amore di risposta a quell’amore. Questo è il nostro istinto: ricambiare l’amore che riceviamo.

Allora ha senso dire che essere cristiani significa essere portatori di una novità, abitanti di un cielo e una terra nuova, gente che introduce chi non crede in un modo nuovo di vivere, perché un amore comandato non ci dice niente, un amore di cui invece siamo stati destinatari, un amore di cui abbiamo avuto l’esempio ci fa agire diversamente da quello che farebbero tutti.

È un impegno che richiede tutta la vita, non facile, ma bisogna almeno tendere verso questo amore. Cominciando per esempio dal primo indice di amore che è il rispetto della persona amata. Preghiamo per i nemici oltre che per gli amici, li rispettiamo oppure alla prima occasione buona siamo i primi a gettare fango su di essi, vero o falso che sia quello che si dice?

Il Signore Gesù ci aiuti ad amare secondo il suo stile.

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