
Il Vangelo di domenica 9 marzo 2025.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,1-13
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
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La riflessione di don Alejandro Garcia Quintero.
Prima volta che mi capita di scrivere per un giornale sintetizzando al massimo il messaggio del Vangelo domenicale. Impossibile, unico scopo può essere solo far venire voglia di leggerlo. Sintetizzare, é quello che fa oggi il Vangelo esponendo in sintesi tutte le tentazioni possibili e immaginabili per l’uomo che alla fine si riassumono in tentazioni “di pancia”, il pane; di guadagno, e di occhi, “guarda quanto potresti avere, se scendi a compromessi” e il potere che è il contrario della libertà.
Ad ognuna mia tentazione Gesù risponde proponendo una via alternativa: il Padre. Che sia davvero Lui quella scelta veramente appagante per le nostre pance, per i nostri occhi e per la nostra libertà, quella vera?