
Il via libera alla Legge di Stabilità in Sardegna.
Il Consiglio regionale della Sardegna ha dato il via libera alla Legge di Stabilità 2025 e al Bilancio di previsione triennale 2025-2027. La manovra, pari a circa 10 miliardi di euro, rappresenta il primo bilancio organico dell’attuale legislatura e si ispira alle direttrici del Programma regionale di sviluppo 2024-2029. Nonostante i pesanti vincoli imposti dalla normativa statale, l’amministrazione regionale ha scelto di rafforzare la capacità programmatoria, puntando su investimenti mirati e sostenibilità dei servizi.
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Un clima di confronto aperto tra maggioranza e opposizione.
Nel corso della discussione in Aula, condotta in un clima di confronto aperto tra maggioranza e opposizione, è emersa la volontà condivisa di affrontare le rigidità strutturali derivanti dagli accantonamenti statali e dai limiti della finanza pubblica. La presidente della Regione Alessandra Todde ha definito la manovra “politica” e ha ribadito la volontà di imprimere una svolta alla gestione delle risorse, superando la logica emergenziale.
Il sistema sanitario resta la priorità.
Il vicepresidente e assessore al Bilancio Giuseppe Meloni ha evidenziato l’impegno a tutelare sanità, enti locali e investimenti strategici, nonostante gli spazi di manovra ridotti. Il sistema sanitario resta la priorità, assorbendo oltre metà delle risorse disponibili. Inoltre sono stati stanziati fondi per sostenere il Reddito di inclusione, la non autosufficienza e la continuità territoriale. In evidenza anche gli interventi per infrastrutture, digitalizzazione, cultura e rigenerazione urbana.
I fondi sbloccati in Sardegna con la Legge di Stabilità.
La Giunta rivendica di aver recuperato e redistribuito risorse rimaste bloccate da anni, rilanciando il ruolo degli enti locali e siglando l’accordo sui Fondi di coesione per 3,7 miliardi. La legge, secondo l’esecutivo, inaugura una nuova stagione improntata a efficienza, responsabilità e visione di lungo periodo. Con l’approvazione del bilancio, la Regione si prepara ora ad affrontare le prossime sfide: dalla riorganizzazione del sistema sanitario al rilancio della mobilità aerea, fino alla vertenza con lo Stato per il recupero di risorse pregresse.