Violenta rissa tra vicini a Uras: sei arresti, due feriti gravi

Carabinieri Oristano

È culminato con sei arresti, due dei quali in ospedale per le gravi ferite riportate, l’episodio di violenza scoppiato nella serata di ieri in via Vittorio Emanuele, dove un’accesa lite tra vicini si è trasformata in una vera e propria rissa dai contorni preoccupanti. Le manette sono scattate al termine di una giornata di indagini e accertamenti condotti dai carabinieri della Compagnia di Mogoro, affiancati dai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Oristano e della Compagnia di Oristano.

A innescare il violento scontro sarebbero stati rapporti di convivenza ormai deteriorati e tensioni mai sopite tra due giovani, residenti al primo piano di uno stabile, e una famiglia che occupa l’abitazione sottostante. I due, con l’intento dichiarato di chiarire un diverbio avvenuto nei giorni precedenti, si sarebbero recati nell’appartamento al piano terra. Tuttavia, anziché una riconciliazione, il confronto avrebbe assunto rapidamente toni accesi fino a degenerare in una colluttazione fisica scoppiata nel cortile comune e poi proseguita in strada.

La rissa, che ha visto coinvolti i due giovani e i quattro membri della famiglia residente al piano inferiore, si è spostata sulla pubblica via, richiamando l’attenzione di alcuni familiari che, preoccupati dalla piega degli eventi, hanno contattato il numero di emergenza 112. La gravità della situazione ha immediatamente attivato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Oristano, la quale – in qualità di centrale di riferimento in contesti di particolare criticità – ha coordinato l’intervento congiunto delle compagnie di Mogoro e Ghilarza, disponendo l’invio di più pattuglie e richiedendo l’intervento urgente del personale sanitario del 118.

All’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorritori, il quadro appariva estremamente delicato, soprattutto per due dei sei protagonisti della lite, che presentavano lesioni gravi. I feriti sono stati subito affidati alle cure mediche: uno trasportato all’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, l’altro al San Martino di Oristano, dove sono ancora ricoverati sotto osservazione. Intanto, i militari, non senza difficoltà, sono riusciti a sedare gli animi e riportare la calma.

Durante le operazioni successive, il personale specializzato in rilievi tecnici del Nucleo Investigativo ha effettuato un accurato sopralluogo sulla scena, riscontrando numerose tracce ematiche che hanno permesso di ricostruire, passo dopo passo, il tragitto compiuto dai contendenti per circa ottanta metri. Sul posto sono stati rinvenuti e sequestrati diversi oggetti ritenuti potenzialmente coinvolti nella rissa: una catena lunga 80 centimetri, un coltello da cucina con lama di 16,5 cm, un bastone di legno di 85 cm e la base di un ombrellone, tutti con evidenti tracce presumibilmente di sangue.

Il materiale repertato, su disposizione della Procura della Repubblica di Oristano – che conduce le indagini – sarà sottoposto ad analisi approfondite presso il Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari. L’obiettivo è rilevare eventuali impronte, gruppi sanguigni e ogni elemento utile all’identificazione certa dei soggetti coinvolti e dei rispettivi ruoli nella vicenda.

Quattro dei sei arrestati, dopo l’identificazione e il fotosegnalamento, sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Oristano-Massama, su indicazione del pubblico ministero di turno. Gli altri due, attualmente ricoverati, restano in stato di arresto, piantonati nelle rispettive strutture ospedaliere sotto la vigilanza della Polizia Penitenziaria.

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