Il ritorno della Madonna di Bonaria tra i fedeli di Terralba.
Un momento di profonda devozione segnerà oggi la comunità di Terralba, quando la statua della Madonna di Bonaria verrà finalmente restituita ai fedeli durante la solenne cerimonia che si terrà nella chiesa di San Pietro apostolo. L’opera, realizzata dall’artista locale Dina Pala e alta circa 60 centimetri, era stata rubata la notte del 19 gennaio, scatenando sgomento e indignazione.
La venerazione dei pescatori di Terralba alla Madonna di Bonaria.
Il furto era avvenuto in circostanze da chiarire. Ignoti avevano infranto la vetrata della teca che custodiva la statua, situata in un’edicola votiva lungo la strada che conduce alla borgata di Marceddì, un luogo di preghiera caro ai fedeli, particolarmente ai pescatori. Il simulacro, donata alla comunità da una famiglia di devoti e considerata un simbolo di protezione, era da decenni una presenza sacra lungo il percorso della processione di Marceddì, una delle feste religiose più sentite nella zona.
Alcuni balordi avevano rubato e parzialmente distrutto il simulacro.
Il ritrovamento della statua era avvenuto il 26 gennaio, grazie all’impegno dei carabinieri della stazione di Terralba e della Compagnia di Oristano. La statua, però, è stata rinvenuta in condizioni precarie, spezzata in sette frammenti. Questi sono stati poi restituiti all’artista Dina Pala, che con dedizione ha restaurato l’opera, ricomponendo i pezzi e riportando il manufatto al suo splendore originale.
Proseguono le indagini dei carabinieri per risalire ai responsabili.
Le indagini per individuare i responsabili del furto proseguono, con l’obiettivo di fare giustizia per un atto che ha profondamente ferito l’animo della comunità devota. Tuttavia, la restituzione della statua rappresenta una vittoria della speranza e della perseveranza, riaffermando il legame tra i cittadini di Terralba e la Madonna di Bonaria, la cui protezione e benedizione continuano a essere invocate con rinnovata fede.

