Becciu escluso dal conclave, ma Parolin era coinvolto

Giovanni Angelo Becciu e Pietro Parolin

Sul conclave pesa la controversia tra Becciu e Parolin.

Il caso giudiziario che ha coinvolto il cardinale Angelo Becciu, condannato nel dicembre 2023 a cinque anni e mezzo per peculato e abuso d’ufficio, continua a influenzare le dinamiche interne della Santa Sede. Ma a emergere con crescente evidenza è anche la posizione, spesso ambigua, del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, coinvolto a vario titolo nella medesima vicenda dell’investimento immobiliare a Londra.

Nel 2019 Parolin firmò una lettera indirizzata allo IOR nella quale definiva l’operazione come un “investimento valido”, chiedendo il finanziamento di 150 milioni di euro per ristrutturare l’intera operazione. L’iniziativa, che mirava all’acquisto di un lussuoso edificio nel quartiere di Chelsea, si basava su fondi provenienti in parte dall’Obolo di San Pietro, destinato alle opere caritative del Papa. Solo pochi mesi dopo, però, lo stesso Parolin qualificò l’investimento come “opaco”, tracciando un cambio di narrazione che rende difficile leggere il suo ruolo.

Becciu, dal canto suo, ha sempre sostenuto di aver agito con l’autorizzazione e sotto la supervisione degli organi competenti, compresa la Segreteria di Stato. La sua esclusione dal prossimo conclave, prevista per il 7 maggio, è arrivata dopo che Papa Francesco ha ribadito, per iscritto, la sua posizione negativa. Il cardinale sardo ha quindi rinunciato pubblicamente, “per amore della Chiesa”, a quello che considerava un suo diritto.

Nel frattempo, la figura di Parolin si consolida tra i possibili successori di Francesco. Ciò avviene nonostante il suo diretto coinvolgimento nella vicenda londinese e le sue responsabilità amministrative in qualità di capo della diplomazia vaticana. La sua candidatura, infatti, non appare priva di ombre. Le scelte compiute nel corso di quella gestione, la contraddittorietà delle sue dichiarazioni e il tentativo di scaricare ogni responsabilità su Becciu sono elementi rilevanti. Non possono essere ignorati da chi oggi cerca trasparenza e rigore morale in chi si appresta a guidare la Chiesa universale.

Nel contesto di un auspicato rinnovamento, il futuro della Chiesa deve fondarsi sulla chiarezza dei ruoli, sulle responsabilità e su una memoria autentica degli eventi. Perché è proprio dalla trasparenza interna che si misura la credibilità di una Chiesa capace di guardare avanti senza ripetere gli errori del passato.

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Pietro Serra nasce a Sassari il 7 aprile 1988 e cresce a Sorso, cittadina nella provincia di Sassari. Giornalista pubblicista, dal 22 gennaio 2024 è direttore del Giornale di Oristano.