La Giornata Mondiale del Malato nell’arcidiocesi di Oristano.
Martedì 11 febbraio 2025 la Chiesa universale si unisce nella celebrazione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato, appuntamento istituito da Papa Giovanni Paolo II e fissato in concomitanza con la memoria liturgica della Madonna di Lourdes. Per l’occasione, Papa Francesco ha dedicato un messaggio dal titolo “La speranza non delude e ci rende forti nella tribolazione”, strettamente legato al Giubileo della Speranza in corso quest’anno.
La celebrazione solenne dell’arcivescovo metropolita.
Anche la Chiesa sarda partecipa a questo momento di riflessione e preghiera. Nell’arcidiocesi di Oristano e nella diocesi di Ales-Terralba, l’arcivescovo metropolita monsignor Roberto Carboni presiederà una solenne celebrazione eucaristica nella basilica del Rimedio alle ore 16. L’evento rappresenterà non solo un’occasione di raccoglimento per i malati delle due diocesi, ma anche un momento di preghiera per le loro famiglie e per i volontari che, nelle associazioni ecclesiali e laicali, si dedicano quotidianamente all’assistenza e all’accompagnamento di chi soffre.
I momenti giubilari organizzati per l’Anno Santo.
La celebrazione si inserisce nel programma dei momenti giubilari organizzati per l’Anno Santo nella Basilica di Nostra Signora del Rimedio, su iniziativa del rettore monsignor Gianfranco Murru. L’incontro si svolgerà in forma interdiocesana, seguendo una tradizione consolidata da anni tra le due diocesi, considerate “sorelle” per la loro storica vicinanza e collaborazione pastorale.
L’istituzione della Giornata Mondiale del Malato.
La Giornata Mondiale del Malato, istituita nel 1992, vuole essere un’opportunità per ribadire l’importanza della solidarietà nei confronti di chi vive la sofferenza e per sottolineare il ruolo della Chiesa nell’accompagnare spiritualmente i malati e chi si prende cura di loro. In questo particolare momento storico, il tema della speranza, scelto dal Pontefice, assume un valore ancora più profondo, invitando a trovare forza nella fede e nella vicinanza della comunità.

