 
La festa per i 25 anni del 118 in provincia di Oristano.
C’è chi dedica una vita intera a correre contro il tempo, a rispondere a chiamate che spesso significano confine tra la vita e la morte, a offrire non solo cure mediche, ma anche conforto umano nei momenti più drammatici. La celebrazione dei 25 anni del servizio di emergenza sanitaria 118 della provincia è stata molto più di una semplice ricorrenza: è stata un tributo a tutte le donne e gli uomini che hanno indossato, negli anni, la divisa del soccorso, portando con sé professionalità, competenza e un’umanità che va ben oltre la tecnica.
La presenza della dottoressa Annalisa Mele.
All’incontro, che ha visto riuniti gli operatori attuali e quelli che hanno fatto parte della squadra nei decenni passati, ha preso parte anche la dottoressa Annalisa Mele, medico di medicina generale, già consigliere regionale e componente della Commissione Sanità della XVI legislatura, ma soprattutto per vent’anni medico del 118. Un’esperienza che l’ha segnata profondamente e che oggi rivendica con orgoglio, come parte integrante della propria vita professionale e personale.
Un omaggio ad una macchina tanto complessa quanto efficiente.
Nel suo intervento, la dottoressa Mele ha voluto rendere omaggio a una macchina complessa ed efficiente, costruita sull’impegno quotidiano di medici, infermieri, autisti soccorritori e volontari. Una rete operativa in ogni angolo del territorio, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronta a rispondere con rapidità ed efficacia anche alle situazioni più critiche. Un servizio che, nel corso degli anni, ha saputo distinguersi non solo per la tempestività dell’intervento, ma anche per l’elevato standard qualitativo delle prestazioni offerte.
Il ricordo dell’emergenza pandemica da Covid-19.
Mele ha ricordato con emozione uno dei momenti più emblematici di questo percorso: i durissimi mesi dell’emergenza Covid-19, quando la pandemia ha messo a durissima prova tutto il comparto dell’emergenza-urgenza. In quei giorni carichi di incertezza e timore, il personale del 118 ha continuato a varcare soglie domestiche con coraggio e determinazione, portando non solo cure essenziali, ma anche parole di conforto e sostegno psicologico, fondamentali per i pazienti isolati e impauriti di fronte a un virus ancora sconosciuto.
L’importanza della medicina d’urgenza a Oristano anche col servizio 118.
L’intervento della dottoressa Mele è stato un ringraziamento sentito, un inno al valore della medicina d’emergenza, a chi ogni giorno e ogni notte si fa carico di una missione che va ben oltre il dovere professionale. Un lavoro che diventa vocazione, fatto di dedizione, di sacrifici silenziosi e di un cuore che batte sempre per il bene del prossimo. “Mi onoro di aver fatto parte di questa straordinaria realtà per vent’anni”, ha dichiarato con fierezza, ricordando come il servizio del 118 sia un presidio insostituibile per la salute pubblica, una garanzia concreta di assistenza per i cittadini in ogni angolo del territorio.


 
		 
	 
		 
		