Le perplessità su piazza Mariano a Oristano.
Piazza Mariano, uno degli spazi pubblici più importanti di Oristano, è stata recentemente oggetto di una serie di lavori di ristrutturazione, che hanno modificato la sua fisionomia. Ma la piazza, nella sua nuova veste, è ancora in grado di adempiere alle sue funzioni storiche e sociali? Questo è il quesito sollevato dal consigliere comunale Sergio Locci, della lista Aristanis, che esprime perplessità riguardo alla progettazione e alle potenzialità della piazza.
Le preoccupazioni del consigliere comunale Sergio Locci.
Locci, pur riconoscendo che i lavori sono ormai stati conclusi e che la piazza si presenta in una nuova forma, non nasconde le sue preoccupazioni: “Io non so se questa piazza abbia mantenuto la sua funzionalità, mi domando come potranno essere fatte quelle che sono le manifestazioni che tradizionalmente la piazza impegnata il 2 giugno e il 4 novembre”.
La costruzione di una fontana di fronte alla facciata del monumento ai Caduti.
Tra i cambiamenti più controversi, la costruzione di una fontana proprio di fronte alla facciata principale del monumento ai Caduti. Un elemento che, secondo il consigliere, potrebbe ostacolare la visibilità del monumento e la disposizione degli spazi per le cerimonie. “Davanti alla facciata principale del monumento ai Caduti è stata edificata una fontana. Attorno degli spiazzi bianchi, sui lati e non riesco a capire come si possano svolgere le manifestazioni celebrative”.
Gli arredi urbani nella piazza Mariano di Oristano.
Un altro punto critico riguarda gli arredi urbani. Le nuove panchine, pur essendo esteticamente gradevoli, non sembrano rispondere alle esigenze di socialità che storicamente contraddistinguevano piazza Mariano. Locci ricorda infatti che la piazza è sempre stata un luogo di incontro per i cittadini, in particolare per gli anziani, che durante le sere di primavera ed estate si riunivano per chiacchierare e trascorrere del tempo insieme. Secondo il consigliere, le attuali panchine non favoriscono questo tipo di socializzazione, risultando forse più adatte a una fruizione individuale piuttosto che collettiva.
La valorizzazione degli spazi pubblici.
La riflessione di Sergio Locci non si limita a una critica nei confronti della ristrutturazione, ma si inserisce in un dibattito più ampio sulla valorizzazione degli spazi pubblici, che devono saper coniugare estetica e funzionalità. Le piazze, in particolare, sono luoghi simbolici della comunità, in cui la collettività deve potersi riconoscere e ritrovare. La funzionalità di uno spazio pubblico non si misura solo in termini di bellezza architettonica, ma anche nella capacità di rispondere alle necessità sociali, culturali e storiche di chi lo frequenta.

