Oristano, la protesta di Coldiretti: “Aiutate gli agricoltori”

A Oristano la protesta degli allevatori Coldiretti.

Centinaia di agricoltori e allevatori si sono mobilitati stamane in tutta la Sardegna, organizzando sit-in di protesta sotto le prefetture delle principali città dell’isola, compresa Oristano. L’iniziativa, promossa da Coldiretti, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulle difficoltà che da tempo affliggono il settore agricolo e zootecnico sardo.

La protesta ha riguardato tutte le province a partire da Oristano.

Da Sassari a Cagliari, passando per Nuoro, Oristano e tutte le altre province, gli agricoltori hanno voluto alzare la voce per chiedere un intervento concreto da parte delle massime cariche regionali e statali.

Positiva la risposta dei prefetti.

Gli incontri avvenuti nei vari capoluoghi hanno visto la partecipazione attiva dei prefetti, che hanno accolto le delegazioni di Coldiretti. Le risposte sono state, per la maggior parte, positive. I prefetti hanno manifestato solidarietà nei confronti degli agricoltori e si sono impegnati a portare le loro istanze ai livelli superiori del governo.

I danni nelle campagne per milioni di euro.

Milioni di euro di danni alle aziende agro pastorali sarde sia nel breve periodo per le perdite di molte produzioni attuali che non potranno andare nei mercati di vendita, che di medio-lungo termine per l’aumento dei costi da sostenere per riparare i danni subiti alle colture e alle strutture aziendali. È una vera e propria emergenza quella che sta colpendo il mondo delle campagne in Sardegna, come in tutta Italia, a causa della fauna selvatica incontrollata. 

Una emergenza che sta portando in piazza il mondo agricolo di Coldiretti Sardegna, sulla scia della mobilitazione nazionale, con il blitz in corso da questa mattina davanti alle prefetture di tutti i capoluoghi di provincia sardi. Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro i presidi stanno portando in piazza centinaia di agricoltori e allevatori per dire stop alla fauna selvatica incontrollata che sta creando gravi danni al mondo agricolo. Il tutto acuito dall’emergenza sulle strade con automobilisti e motociclisti che sempre più devono fare i conti con gli incidenti, a volte tragici come quello accorso a un motociclista che ha perso la vita pochi giorni fa sulle strade di Pula.

Le parole del presidente e direttore Coldiretti Oristano.

“La folta rappresentanza di soci e sindaci giunti da tutta la provincia è una evidente dimostrazione di quanto sentita sia la criticità della fauna selvatica – dicono Paolo Corrias ed Emanuele Spanò, presidente e direttore di Coldiretti Oristano in manifestazione a Oristano -. La proliferazione incontrollata della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, rappresenta una minaccia costante non solo per le colture agricole e gli allevamenti, ma anche per la sicurezza di tutta la collettività”.

“Nonostante sia stato presentato qualche mese fa un piano di contenimento da parte della provincia di Oristano, non c’è più tempo da perdere. La problematica va risolta con urgenza attraverso un piano straordinario per la gestione e il contenimento uniforme, che possa contemplare le stesse regole in tutta la regione il prefetto di Oristano si è mostrato fin da subito molto sensibile alle varie tematiche di cui abbiamo parlato. Ha garantito, e di questo gli siamo immensamente grati, il suo supporto alla nostra mobilitazione”, concludono.

L’emergenza causata dal proliferare della fauna selvatica incontrollata.

 “Il grave problema della fauna selvatica è una delle emergenze più sentite dai nostri agricoltori e allevatori – sottolinea Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna – la mobilitazione di Coldiretti Sardegna dopo la siccità ha messo in luce un’altra delle criticità che da tempo affliggono le nostre campagne. È urgente intervenire per risarcire i danni che colpiscono decine di aziende agricole ogni giorno – conclude – i problemi causati dalla fauna selvatica si riflettono pesantemente sulla produzione”. 

Per Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna, inoltre “gli agricoltori e allevatori sardi sono già messi a dura prova da una serie di avversità, prima fra tutte la siccità che ha comportato perdite significative in termini di produzione e redditività a queste problematiche si aggiungono ora i danni provocati dalla fauna selvatica che ammontano a milioni di euro e rischiano di compromettere ulteriormente la sostenibilità economica delle attività agricole. Non è più sostenibile che i nostri agricoltori e allevatori debbano affrontare, oltre alle difficoltà climatiche e di mercato, anche le devastazioni causate da questo fenomeno incontrollato è indispensabile intervenire con urgenza: non si può attendere oltre, perché ogni giorno di ritardo aggrava la situazione”.

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