 
Il sindaco di Oristano rilancia il progetto della Reggia Giudicale.
Nessun passo indietro, nessuna contraddizione. Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, interviene per chiarire con fermezza la posizione dell’amministrazione comunale sulla questione legata alla storica Reggia Giudicale. All’indomani dell’invio alla Regione Sardegna di una nuova istanza per il trasferimento della titolarità dell’immobile dal Demanio statale alla Regione, il primo cittadino ribadisce la coerenza del percorso intrapreso.
Le parole del sindaco Massimiliano Sanna.
“Non abbiamo mai ostacolato né rinnegato l’ipotesi di trasferire la Prefettura – afferma Sanna -. Al contrario, il Comune ha da sempre ritenuto prioritario il passaggio della Reggia giudicale nel patrimonio pubblico regionale, come primo passo necessario per qualsiasi progetto serio di valorizzazione e recupero”. Parole che suonano come una risposta netta a chi, in questi giorni, ha ipotizzato retromarce o discontinuità nella strategia dell’amministrazione.
Una visione chiara sulla Reggia Giudicale di Oristano.
Sanna sottolinea come la linea politica sia rimasta coerente nel tempo, sin da quando ricopriva l’incarico di assessore. “La nostra visione è chiara: la Reggia deve tornare a vivere, deve essere restituita alla comunità attraverso un piano di interventi che tenga conto della sua valenza storica e culturale. Ma per fare questo serve un passaggio fondamentale: il bene, oggi sotto la competenza del Demanio, deve essere trasferito alla Regione, che può disporre degli strumenti per un recupero strutturato e sostenibile”. Il primo cittadino precisa che la nuova richiesta inviata alla Regione non rappresenta una marcia indietro, bensì un’ulteriore tappa di un percorso già tracciato: “Serve un sostegno economico concreto per avviare qualsiasi progetto. Senza fondi adeguati, le buone intenzioni restano sulla carta. Per questo ho ritenuto necessario rinnovare la sollecitazione alle istituzioni regionali”.
Si apre a soluzioni alternative che mantengano però l’obiettivo centrale.
Tuttavia, Sanna non esclude altre vie, nel caso in cui lo Stato dovesse confermare la propria indisponibilità a cedere l’immobile. In questo scenario, apre a soluzioni alternative che mantengano però l’obiettivo centrale: il recupero e la valorizzazione del complesso storico. “Se il passaggio al patrimonio regionale non sarà possibile – conclude – allora bisognerà pensare ad altre strade. E in quest’ottica il progetto che prevede l’insediamento della Prefettura e, parallelamente, la destinazione di una parte della struttura ad attività culturali, può rappresentare un’opportunità importante. L’essenziale è che la Reggia venga finalmente restituita alla città e non resti un monumento abbandonato al proprio destino”.


 
		 
	 
		 
		