A Oristano due nuovi preti, folla e gioia per l’ordinazione

L’ordinazione di due nuovi preti nell’arcidiocesi di Oristano.

Un’ondata di commozione e partecipazione ha attraversato l’arcidiocesi di Oristano lo scorso fine settimana, quando due giovani seminaristi, don Francesco Soru e don Marco Ruggiu, sono stati ordinati sacerdoti nella cattedrale di Santa Maria Assunta. La celebrazione, avvenuta nella mattinata di sabato, ha visto la chiesa madre gremita di fedeli accorsi da ogni angolo della diocesi arborense, uniti in un clima di profonda spiritualità e condivisione. Familiari, amici, parroci e fedeli provenienti sia dalle parrocchie d’origine sia da quelle dove i due ordinandi hanno svolto il ministero diaconale, hanno vissuto un momento atteso e carico di emozione per tutta la Chiesa locale.

Le parole dell’arcivescovo di Oristano durante l’ordinazione sacerdotale.

“Come sanno bene Francesco e Marco, oggi non si dà loro un diploma o una medaglia – ha affermato sabato l’arcivescovo metropolita, monsignor Roberto Carboni -. Non si tratta di un privilegio da incorniciare, ma piuttosto di un servizio a Dio e ai Fratelli, da vivere con lo stile personale di ciascuno, con le loro qualità personali affinate da tanti anni di formazione. Essi sono chiamati a esercitare il ministero presbiterale come un servizio, in comunione con il loro vescovo e con tutta la Chiesa diocesana e universale, guidata con sapienza dal nostro papa Leone XIV, che la Provvidenza ha voluto chiamare come successore dell’apostolo Pietro”.

La prima Messa di don Francesco Soru.

La gioia per il dono del sacerdozio si è poi estesa alle comunità di appartenenza con due celebrazioni ricche di simboli e partecipazione popolare. Sabato sera, nell’anfiteatro comunale di Bauladu, si è svolta la Prima Messa di don Francesco Soru. Numerosi fedeli, non solo della comunità bauladese ma anche di altre parrocchie vicine come quelle di San Paolo e di Silì, insieme a vari presbiteri, hanno preso parte al rito, dando vita a una liturgia vibrante di fede e sentimento. L’atmosfera, carica di spiritualità, ha trasformato lo spazio all’aperto in un tempio di preghiera, reso ancora più solenne dalla consapevolezza di essere testimoni di un passaggio decisivo nella vita di un giovane sacerdote.

La celebrazione eucaristica officiata da don Marco Ruggiu.

Non meno suggestiva è stata, domenica sera, la celebrazione eucaristica presieduta da don Marco Ruggiu nella sua parrocchia intitolata alla Madonna di Bonarcado. Prima della Messa, un lungo corteo di fedeli, guidato dal priore parroco monsignor Emanuele Lecca, ha raggiunto la casa del novello sacerdote per accompagnarlo fino alla basilica, in un cammino segnato da gesti antichi e carichi di significato. Lungo il tragitto, i segni dell’affetto e del riconoscimento della comunità hanno preso forma in riti che uniscono la tradizione alla fede: petali di fiori sparsi sul selciato, applausi commossi e benedizioni. Particolarmente toccante il momento del grano versato sul capo del sacerdote, un gesto simbolico che richiama il pane spezzato per tutti, immagine del dono totale di sé nel ministero.

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Videomaker, fotografo e collaboratore del Giornale di Oristano.