L’ultimo saluto a Stefano Pistis, morto nell’incidente a Tramatza

A Sant’Anna Arresi l’ultimo saluto a Stefano Pistis.

Oggi pomeriggio, una folla commossa composta da militari e cittadini si è riunita a Sant’Anna Arresi per rendere l’ultimo saluto a Stefano Pistis, il 45enne della Brigata Sassari tragicamente scomparso lunedì scorso in un incidente stradale lungo la statale 131 a Tramatza, nell’Oristanese. Pistis viaggiava su un mezzo blindato Lince insieme a un commilitone quando, a causa dello scoppio di uno pneumatico, il veicolo si è ribaltato. L’incidente ha causato anche il ferimento di Roberto Calaresu, 57 anni.

Grande commozione ai funerali di Stefano Pistis.

La cerimonia funebre ha visto una partecipazione massiccia, con persone che si sono radunate sia all’interno che all’esterno della chiesa per onorare il militare. Accanto ai familiari di Pistis, erano presenti la sindaca Anna Maria Teresa Diana, la presidente della Regione Alessandra Todde, la sottosegretaria di Stato alla Difesa Isabella Rauti, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, il comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Angelo Michele Ristuccia, il comandante del Comando Militare Esercito “Sardegna”, generale Stefano Scanu, il capo di Stato Maggiore della Brigata “Sassari”, colonnello Carlo Di Pinto, e il comandante del Terzo Reggimento bersaglieri, colonnello Alessandro Latino. Molti altri sindaci della zona hanno partecipato alla cerimonia.

I funerali officiati da monsignor Sergio Siddi.

Il rito funebre, officiato da monsignor Sergio Siddi, vicario generale dell’Ordinariato Militare per l’Italia, è stato concelebrato dal cappellano militare del Terzo Reggimento bersaglieri, padre Antonio Atzeni, e da don Pietro Piras, parroco della chiesa di Sant’Anna Arresi, paese d’origine di Pistis.

Un lungo applauso ha accompagnato l’addio al militare.

Tre squilli di tromba, intonati da un trombettiere della fanfara, hanno segnato l’arrivo del feretro in chiesa, accolto dal picchetto militare del Terzo Reggimento bersaglieri. Sulla bara, avvolta dal tricolore, erano posti la fotografia, il cappello piumato dei bersaglieri e le decorazioni di Stefano Pistis, simboli di una carriera militare dedicata a numerose missioni di pace all’estero. L’uscita del feretro, portato a braccio dai bersaglieri come all’arrivo, è stata accompagnata da un lungo e composto applauso. Un ultimo omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio del Paese.

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