L’importanza delle donazioni di sangue nell’Oristanese.
Nel mese che celebra la resurrezione e la rinascita della vita, il dottor Mauro Murgia, direttore del centro trasfusionale dell’ospedale San Martino di Oristano, ha rinnovato il suo appello alla solidarietà, invitando la comunità a donare sangue. “Donare significa dare una possibilità di vita a chi ne ha bisogno”, ha affermato, sottolineando l’importanza di un gesto che può davvero fare la differenza. La sua richiesta si inserisce in un contesto di necessità costante, con il mese di aprile che si avvicina e una serie di appuntamenti organizzati in tutta la provincia per raccogliere sacche di sangue.
Gli orari del centro trasfusionale di Oristano.
Il centro trasfusionale di Oristano, che opera dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12, rimane aperto per chi desidera contribuire a questa causa. Non è necessario prenotarsi per donare, e il dottor Murgia ha specificato che solo nella sede oristanese è possibile raccogliere, da una singola donazione, anche un’unità di piastrine, indispensabile per i pazienti oncoematologici. Un aspetto che rende ancora più preziosa la partecipazione alla raccolta.
Dove effettuare la donazione di sangue nell’Oristanese.
Oltre alla possibilità di donare direttamente in ospedale, la provincia sarà attraversata da quattordici giornate dedicate alla raccolta del sangue, grazie all’impegno delle sezioni locali dell’Avis. I volontari saranno presenti nelle diverse località, garantendo un’opportunità di donazione più vicina a tutti i cittadini. Il primo appuntamento sarà sabato 5 aprile, con raccolte a Gonnosnò e Mogoro, mentre domenica 6 aprile sarà la volta di Terralba. La settimana successiva vedrà nuove giornate di raccolta, con appuntamenti a Ghilarza il 12 aprile, a Marrubiu e San Vero Milis il 13, e a Bosa il 16. Altri eventi sono previsti a Santu Lussurgiu il 18 aprile, a Sedilo e Terralba il 19, concludendo il mese con le ultime giornate di raccolta il 26 aprile a Paulilatino e il 27 aprile ad Arborea e Milis.
Le parole del dottor Mauro Murgia.
L’invito del dottor Murgia è chiaro: “Anche un piccolo gesto può salvare una vita”, e con queste giornate di raccolta, la comunità avrà l’opportunità di fare la differenza, contribuendo a garantire il supporto necessario a chi lotta per la propria salute.

