Tramatza, esplode la protesta dei dipendenti Areus 118 Sardegna

La protesta dei dipendenti Areus a Tramatza.

Mercoledì mattina a Tramatza, il personale dell’Areus 118 Sardegna, composto da infermieri, amministrativi ed autisti soccorritori, ha risposto positivamente all’appello dei loro rappresentanti sindacali. Durante l’assemblea, guidata dal presidente della Rsu Antonio Piras e coordinata da Giancarlo Piras insieme ai segretari regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Nursind, è emerso un forte disagio e insoddisfazione tra i dipendenti del sistema 118. Questi sentimenti sono aumentati notevolmente dal momento in cui l’Areus ha preso in gestione il soccorso, con il passaggio dei mezzi dal precedente Ats.

L’assemblea generale in seguito all’ultima proposta Areus.

L’assemblea generale è stata convocata in seguito all’ultima proposta dell’azienda riguardante la copertura dei turni di reperibilità diurni infrasettimanali previsti dal Contratto Nazionale del Comparto Sanità. Tale proposta può essere accettata solo previo accordo tra le parti pubblica e sindacale. La maggior parte della protesta è dovuta all’unanimità dei lavoratori contrari alla fusione delle postazioni di soccorso.

Le parole della rappresentanza sindacale unitaria.

“Comprendiamo l’assoluta improcrastinabilità di tale istituto – afferma il coordinatore Giancarlo Piras a nome della rappresentanza sindacale unitaria –. Ed è per questo motivo che abbiamo convocato i nostri colleghi ai quali é stata presentata la proposta della Rsu, ottenendo l’unanimità dei consensi. Proposta che sarà oggetto di confronto con l’azienda nella prossima seduta di contrattazione”.

Gli interventi dei partecipati hanno evidenziato numerosi problemi.

Dai vari e civilissimi interventi dei presenti, a dimostrazione del buon senso della categoria che fino ad oggi ha colmato le gravi lacune dell’azienda scongiurandone l’implosione, sono emersi tutti i problemi di questo importante e quasi dimenticato sistema. Dalla carenza cronica di medici (molte postazioni sono spesse volte tenute in piedi dal solo infermiere ed autista) alla situazione amministrativa, che ha cagionato lo scorso marzo l’incresciosa emissione di una busta paga quasi dimezzata, priva del salario accessorio; dai buoni sostitutivi del servizio mensa, incomprensibilmente erogati in maniera discorde dalle altre 13 aziende sanitarie, alla negazione, senza motivazioni universalmente accettabili di istituti contrattuali, applicati invece senza problemi in grosse aziende d’oltre mare.

Azioni per mitigare il disagio.

“Delle vicissitudini di questa azienda si potrebbe parlare per giorni – sostiene un altro delegato –. Ci auguriamo che la nuova Giunta regionale, appena insediata, possa in qualche modo mitigare il nostro disagio”.

Le parole del rappresentante Nursind.

Anche il rappresentante del Nursind, Alberto Renna, si schiera apertamente con la Rsu sui temi affrontati: “Abbiamo apprezzato molto che l’azienda si sia attivata, anche dietro nostra proposta, nel reperimento dei fondi regionali aggiuntivi utili a sanare il disagio”.

Le conclusioni dell’assemblea Areus.

Concludono l’assemblea i segretari regionali di Cisl Fp Edoardo Bizzarro e di Uil Fpl Priamo Foddis, esortando i presenti a stringersi attorno alla loro Rrsu auspicando una svolta, vista la rilevante presenza di lavoratori che lascia ben sperare verso un futuro fatto di dipendenti soddisfatti del loro operato e dignitosamente gratificati.