Sanità al collasso, proteste anche a Oristano

La protesta della sanità a Oristano.

Una forte mobilitazione popolare e dei sindacati in difesa della sanità è indetta per giovedì mattina dalle ore 10 davanti la Asl di Oristano in via Carducci. I consociati, così come infermieri e medici, lamentano condizioni di lavoro insostenibili, sprovvisti dei materiali necessari per poter operare e garantire il regolare servizio di soccorso.

Da questi presupposti le varie categorie si ergono a portavoce della popolazione sarda. Ciò è sintomo della forte rivendicazione di uno dei più importanti diritti costituzionalmente garantiti, il diritto alla salute: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Dalle parole dei padri costituenti oggi si ingaggia una aspra battaglia contro un ridimensionamento sanitario regionale vergognoso e inappropriato.

Il territorio di Oristano, composto da 87 piccoli comuni, evoca e tenta di ricordare ai candidati alla Presidenza della Regione il principio di inclusività. Richiede, fermamente e senza condizioni, che venga colmata la carenza abissale di 550 medici nell’isola. L’Oristanese si appella al Ministero della Salute e ai rappresentanti dell’autonomia regionale nella speranza che si avvii un radicale processo di cambiamento.

Viene meno, al contempo, quella capillarizzazione sanitaria necessaria che deve essere alla base di un territorio così morfologicamente svantaggiato. Articolato in centinaia di piccole realtà, preziose, che gravitano intorno a una struggente realtà di isolamento da parte delle istituzioni, danneggiando così i piani di sviluppo e crescita a cui si appellano le amministrazioni locali. Questi fenomeni fanno sì che il diritto, collante sociale, venga meno, creando pericolose discrepanze e discriminazioni tra gli abitanti delle province dell’isola.

Pertanto, le contestazioni vertono maggiormente sulla lentezza e pigrizia del sistema burocratico regionale. Il popolo sardo e i comuni dell’Oristanese chiedono interventi tangibili e competenza amministrativa nel saper distribuire le risorse economiche in maniera coerente e corretta.