Meloni-Todde, accordo da 3,3 miliardi e Oristano resta indietro

Emanuele Cera

L’accordo firmato da Meloni e Todde lascia indietro Oristano.

Giovedì scorso, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato la Sardegna per firmare un accordo di sviluppo e coesione da 3,3 miliardi di euro, destinati a finanziare ben 239 interventi su tutto il territorio dell’Isola. Un passo importante che, secondo la premier, rappresenta un segnale di forte impegno del Governo nazionale per lo sviluppo delle regioni più periferiche.

Il commento del consigliere regionale Emanuele Cera.

Emanuele Cera, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha espresso un amaro commento sulla distribuzione dei fondi. “Da una parte, esprimo forte apprezzamento per l’attenzione dimostrata dalla premier Meloni e dal Governo nei confronti della Sardegna, ma dall’altra, non posso che manifestare profonda delusione per la distribuzione effettuata dalla Giunta Todde. Questa ripartizione solleva seri dubbi sull’equità e sull’efficacia della pianificazione adottata”, ha dichiarato.

Cosa prevede l’accordo firmato da Meloni e Todde che lascia indietro Oristano.

L’accordo prevede che le risorse vengano destinate in modo preponderante alla Città Metropolitana di Cagliari (35%) e a quella di Sassari (31%), con il resto dell’Isola relegato a quote decisamente più marginali. Un dato particolarmente critico riguarda la provincia di Oristano, che riceve solo il 7% delle risorse totali. Una percentuale che, secondo Cera, evidenzia un grave squilibrio a danno di una delle aree più vulnerabili della Sardegna.

Un territorio fragile e ricco di potenzialità.

“La provincia di Oristano è un territorio fragile ma ricco di potenzialità – ha continuato il consigliere -. Tuttavia, per superare le sue carenze, serve un maggiore impegno in investimenti, che vadano a sviluppare le infrastrutture, supportare l’economia locale e migliorare i servizi essenziali. Le gravi mancanze, come una rete viaria inadeguata, la carenza di servizi sanitari e scolastici, e una bassa densità demografica, continuano a frenare le opportunità di crescita”.

Si perpetua uno squilibrio che ostacola lo sviluppo delle zone più periferiche.

Secondo Cera, concentrando i fondi sui due poli principali, si perpetua uno squilibrio che ostacola lo sviluppo delle zone più periferiche, come Oristano. “Questa distribuzione rischia di vanificare l’obiettivo di uno sviluppo armonico dell’Isola. La Sardegna non può essere trattata come una serie di entità separate, ma come un’unica comunità che merita pari dignità e opportunità”, ha ribadito.

L’appello del consigliere regionale alla Giunta Todde.

In un appello alla Giunta Todde, Cera ha sottolineato l’importanza di correggere questa impostazione nelle future programmazioni. “È fondamentale che la provincia di Oristano venga trattata con l’attenzione che merita. I cittadini non possono essere trattati come di serie B. Il mio impegno sarà sempre volto a portare le istanze della Provincia di Oristano sui tavoli decisionali, affinché le risorse siano redistribuite in modo più equo.” Concludendo, Cera ha auspicato che le opportunità offerte da questo storico intervento finanziario non vengano sprecate e che ogni angolo della Sardegna possa beneficiare di interventi concreti e risolutivi.

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Pietro Serra nasce a Sassari il 7 aprile 1988 e cresce a Sorso, cittadina nella provincia di Sassari. Giornalista pubblicista, dal 22 gennaio 2024 è direttore del Giornale di Oristano.