La scena muta dell’indagato per l’omicidio a Santa Giusta.
Andrea Giuntoli, accusato dell’omicidio di Francesco Salis, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a Santa Giusta, ha scelto il silenzio durante l’udienza di convalida dell’arresto. Stamane il giudice ha confermato la detenzione per omicidio volontario, escludendo la premeditazione.
Non vi sarebbe stata alcuna premeditazione nell’omicidio a Santa Giusta.
Gli inquirenti ritengono che il delitto sia avvenuto d’impeto, scaturito da una frase male interpretata. Giuntoli avrebbe reagito violentemente dopo un alterco in via Dante, tornando armato per sparare a Salis.
- Omicidio a Santa Giusta: disposta l’autopsia sul corpo di Francesco Salis, Giuntoli resta in carcere.
Esclusi rancori passati e legami con il mondo della droga.
Al momento, non emergono elementi che indichino premeditazione o altre motivazioni, escludendo anche la pista dei rancori passati. Rimane quindi al momento valida l’ipotesi che Andrea Giuntoli abbia rivolto parole di apprezzamento fisico alla giovane nipote di Francesco Salis, il quale non avrebbe apprezzato. Giuntoli e Salis si frequentavano spesso ed avevano un interesse comune per la droga, di cui entrambi facevano uso e che in passato aveva causato a Salis diversi problemi con la legge, essendo stato coinvolto in un giro di spaccio. L’indagine prosegue per chiarire i dettagli del brutale omicidio.
L’attesa per i funerali di Francesco Salis a Santa Giusta.
Nel piccolo paese, dove tutti si conoscono, è difficile accettare che una semplice discussione sia sfociata in un episodio tanto drammatico. Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore di Oristano aveva ordinato l’autopsia sul corpo di Francesco Salis. L’esame autoptico ha l’obiettivo di chiarire le precise cause del decesso e di confermare i dettagli dell’accaduto. I funerali di Francesco Salis sono previsti nei prossimi giorni a Santa Giusta.