La Madonna di Bonaria torna alla venerazione dei fedeli.
Un momento di grande commozione ha attraversato ieri la comunità di Terralba, nella chiesa di San Pietro apostolo per celebrare la restituzione della statua della Madonna di Bonaria. La cerimonia, tenutasi alla presenza del sindaco e delle autorità civili, militari e religiose della provincia, ha segnato la fine di un incubo iniziato la notte del 19 gennaio 2024, quando la statua era stata rubata dalla teca in vetro che la custodiva.
Il simulacro della Madonna di Bonaria venerato a Terralba è alto circa mezzo metro.
La statua, alta circa 60 centimetri e realizzata dall’artista Dina Pala, era stata donata alla comunità terralbese da una famiglia di devoti. Da sessant’anni, questo simbolo di fede rappresenta una tappa fondamentale lungo il percorso della processione di Marceddì, una delle celebrazioni religiose più sentite dai cittadini. Il furto, scoperto casualmente da alcuni passanti, aveva suscitato un’ondata di indignazione e sgomento. Specialmente tra i pescatori, che da sempre venerano la Madonna come loro protettrice.
Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Oristano.
Immediatamente dopo il furto, i carabinieri della stazione di Terralba, supportati dall’unità investigativa della Compagnia di Oristano, hanno avviato le indagini per recuperare la statua e portare i colpevoli alla giustizia. Nonostante gli appelli alla coscienza del ladro da parte della comunità e dei sacerdoti non vi sono stati segnali di pentimento.
Il ritrovamento della statua della Madonna di Bonaria ormai distrutta.
Il 26 gennaio, dopo intense ricerche, i carabinieri sono riusciti a ritrovare la statua, danneggiata in sette frammenti, poco distante dal luogo del furto. I pezzi sono stati subito consegnati a Dina Pala, che con pazienza e dedizione ha restaurato il manufatto, riportandolo al suo splendore originale.
Alla celebrazione hanno preso parte i parroci.
La celebrazione di ieri, curata dai parroci don Mattia Porcu e don Andrea Martis, ha voluto sottolineare l’importanza del ritrovamento della statua, simbolo di unità e devozione per la comunità di Terralba. Durante la cerimonia, il comandante provinciale dell’Arma ha evidenziato come il successo dell’operazione sia stato il frutto di una stretta collaborazione tra i carabinieri e la polizia locale. Un esempio di come il coordinamento tra le forze dell’ordine sia fondamentale per garantire la sicurezza della comunità.
Si indaga per identificare gli autori del furto e successivo atto sacrilego.
Rimane ancora aperta l’indagine per identificare gli autori del furto. Tuttavia la comunità di Terralba può finalmente tirare un sospiro di sollievo sapendo che la loro amata Madonna è tornata a casa. I carabinieri, come sempre, restano a disposizione della cittadinanza, confermando il loro impegno costante nel proteggere e servire, soprattutto nelle piccole comunità dove il legame tra Stato e cittadini è più forte che mai.