Superbonus, dal Consiglio dei Ministri stop alla cessione del credito

Lo stop alla cessione del credito e gli effetti in Sardegna.

Il Consiglio dei Ministri del 26 marzo, presieduto dalla presidente Giorgia Meloni ha approvato il decreto-legge che pone la parola fine al meccanismo della cessione del creditl d’imposta in materia di agevolazioni fiscali. Le ultime disposizioni sono mirate alla tutela della finanza pubblica in materia di edilizia e di efficienza energetica.

L’analisi dei dati Istat.

Nel Consiglio dei Ministri si è fatto il punto della situazione analizzando i recenti dati dell’Istat in cui, a proposito della cessione dei crediti del super bonus il ministro Giancarlo Giorgetti, nell’intervento nella conferenza stampa ha dichiarato che “sono state norme che hanno avuto effetti devastanti che fanno male a me e tutti gli italiani”. Nelle parole del ministro il decreto recentemente approvato “elimina sostanzialmente ogni tipo di sconti in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che che ancora le prevedevano”.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Nel comunicato diffuso viene inoltre ribadito che il decreto prevede l’eliminazione delle residue fattispecie per le quali risulta vigente l’esercizio delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni e fissa per il 4 aprile 2024 il termine definitivo per l’invio della comunicazione delle opzioni relative alla cessione del credito ai bonus casa.

L’allarme dei professionisti e delle imprese.

Le misure approvate, come prevedibile, hanno registrato reazioni di allarme tra professionisti e imprese che giudicano il provvedimento come un grave errore che provocherà non pochi problemi a tutto il comparto e all’indotto.

Gli investimenti sul superbonus in Sardegna.

In Sardegna, gli investimenti sul super bonus hanno superato il 224 milioni di euro di interventi ammessi a detrazione con 1.500 edifici interessati. Una boccata di ossigeno per l’economia che, secondo gli esperti ha dato un forte impulso al mercato e che oggi subisce una frenata d’arresto discutibile.